28 dicembre

Lo Chef consiglia …

La Caponata: melanzane, CAPPERI è tipica della tradizione della SICILIA …

Ingredienti

  • 3 melanzane
  • 200 g di olive verdi
  • 100 g di capperi di Pantelleria
  • 100 g di sedano
  • 3 cipolle
  • 150 g di concentrato di pomodoro
  • 100 g di zucchero
  • 1 bicchiere di aceto
  • 3 g di cacao amaro
  • olio di oliva
  • basilico

Preparazione
Tagliare le melanzane a tocchetti, spolverarle di sale e farle spurgare per 10 minuti per eliminare l’amaro.
Friggerle in abbondante olio caldo e lasciarle sgocciolare abbondantemente.

Affettare sottilmente la cipolla e farla rosolare in un tegame.

Sminuzzare il sedano a dadini e farlo bollire. Quando sarà cotto, aggiungerlo alla cipolla rosolata insieme alle olive snocciolate e i capperi.

Aggiungere infine il concentrato di pomodoro, aceto, zucchero e due bicchieri di acqua tiepida.
Cuocere il tutto per 20 minuti circa.

A cottura terminata, unirvi le melanzane fritte, farle insaporire per qualche minuto, eventualmente spolverando con delle noccioline o mandorle e con un ciuffetto di basilico tritato.

Servire freddo.

A proposito di …

I CAPPERI di Pantelleria: un piccolo frutto salato che arricchisce grandi piatti …

Il Cappero di Pantelleria è una pianta di circa 50 cm di altezza, con fiori bianchi molto grandi.
In estate, tra fine maggio e settembre, comincia la raccolta dei capperi, cioè i germogli dei fiori. La raccolta deve avvenire all’alba, prima che l’arrivo del sole li apra.
Una volta raccolti, vengono fatti maturare in acqua e sale per dieci giorni.

I capperi accompagnano molti piatti della cucina mediterranea, specialmente quella siciliana in ricette come ad esempio la caponata di melanzane oppure per aromatizzare il pesce, la carne e il sugo di pomodoro per la pasta.

Andiamo a …

Visitiamo MESSINA, città della SICILIA …

La città di Messina è uno dei capoluoghi di Provincia della Sicilia e la terza città per abitanti dell’isola. Riceve il nome di Città dello Stretto perché si affaccia sullo stretto di mare dello stesso nome e dal suo porto partono i traghetti che la collegano all’Italia. Fondata nel 757 a.C. dai Greci Calcidesi diventa una potente città che passa nel 264 a.C. sotto il dominio di Roma. Subisce poi la dominazione dei Bizantini, degli Arabi e dei Normanni e al tempo della dominazione aragonese raggiunge il massimo benessere per l’attività commerciale e per privilegi fiscali ottenuti. Nel 1908 un terribile terremoto la distrugge totalmente, ma presto si riprende ed oggi è una città vivace che opera nel campo dei servizi, del turismo e della cantieristica da diporto. Tra le numerose opere d’arte presenti in città sono da segnalare la Basilica Cattedrale Santa Maria Assunta, risalente al secolo XII, la Chiesa di Santissima Annunziata dei Catalani, il Teatro Vittorio Emanuele e il Palazzo Tremi.

Visitiamo …

In SICILIA troviamo la Riserva Regionale del Fiume Platini …

La foce del fiume Platani è un luogo di incantevole bellezza naturalistica su cui domina la falesia di Capo Bianco. Quest’area rappresenta il primo approdo per molti uccelli migratori provenienti dall’Africa e, grazie alla diversificazione degli ambienti, offre rifugio ad una flora rigogliosa e variegata, quindi ad un’avifauna ricca e composita. La riserva comprende la parte finale del Platani e il lungo tratto sabbioso di Borgo Monsignore, che è costeggiato da un cordone di dune basse. È stata istituita per garantire la conservazione della fauna, favorire la ricostituzione della macchia mediterranea e delle dune.  Nella riserva sono presenti tre tipi di vegetazione: le pinete e i boschi di eucalipto, piantati per proteggere il territorio negli anni Cinquanta del Novecento; la macchia mediterranea con lentischi, palme nane e tamerici; la vegetazione delle dune costiere, fatta di piante pioniere che crescono nella sabbia e stabilizzano il terreno delle dune. Il giglio marino è uno dei rappresentanti più belli e vistosi della vegetazione delle dune. Durante l’inverno, fino alla primavera, emergono dalla sabbia le sole foglie spesse a forma di nastro. Dalla fine di luglio fino a settembre, spuntano gli steli sui quali sbocciano da 5 a 10 bellissimi fiori candidi e profumati. Per quanto riguarda la fauna, la riserva ospita numerose specie di uccelli sia stanziali che migratorie. Gli aironi e i cavalieri d’Italia, ad esempio, trovano nutrimento e riposo sulle rive del fiume durante i periodi di migrazione. Sono presenti anche il gabbiano reale e il falco di palude.  Il paesaggio della riserva è completato dalla meravigliosa scogliera di Capo Bianco e dai resti dell’antico teatro greco.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA