22 novembre

Lo Chef consiglia …

Il Buccellato, la merenda golosa di Lucca, in TOSCANA …

Ingredienti

  • 550 g di farina 0
  • 170 g di zucchero
  • 10 g di lievito di birra fresco
  • acqua tiepida
  • 1 tuorlo
  • 50 g di burro morbido
  • 50 g di uvetta
  • 20 g di semi di anice
  • sale
  • olio
  • 1 albume

Preparazione
Innanzitutto, ammorbidire l’uvetta in acqua tiepida e sciogliere il lievito in mezza tazza di acqua.

In una ciotola, versare la farina e 150 grammi di zucchero, impastando con le fruste.
Aggiungere lentamente dell’acqua finché l’impasto non comincia a staccarsi dalle pareti della ciotola.
Unire il tuorlo e il burro e frustare per rendere l’impasto ben liscio.

A questo punto, aggiungere i semi di anice, l’uvetta e il sale.

Con le mani unte di olio, togliere l’impasto dalla ciotola e versarlo su una spianatoia. Formare una palla e metterla in una ciotola bagnata da un filo d’olio.
Far riposare l’impasto, coperto da un canovaccio umido, per circa 3 ore in un luogo tiepido.
Passato questo tempo, lavorarlo, formando un salsicciotto lungo e stretto.

Trasferirlo in una teglia, mettere al centro un bicchiere e avvolgerci intorno l’impasto, formando una ciambella, poi chiudere bene le estremità.

Incidere l’impasto lungo la circonferenza e lasciarlo riposare per un’ora.

Scaldare il forno a 180° e nel frattempo, preparare lo sciroppo: mescolare l’acqua calda con lo zucchero, poi versarlo sull’albume sbattendo energicamente con una forchetta.

Spennellare il buccellato con lo sciroppo e metterlo in forno caldo per 45 minuti, cuocendolo fino a che non sarà ben dorato.

Lasciarlo raffreddare completamente prima di affettarlo.

A proposito di …

Il farro, il cereale più usato nelle ricette della TOSCANA …

Il farro è uno dei cereali più antichi coltivati: tutti i popoli mediorientali, dagli Assiri agli Egizi, lo utilizzavano come loro nutrimento base, ed era talmente importante che persino i soldati romani venivano pagati con questo alimento.

In Italia, la regione esclusivamente dedicata alla coltivazione del farro è la Toscana.
Il cereale ha un basso contenuto calorico, molte proteine e un grande potere antiossidante.

Il farro perlato della Toscana ha un colore più chiaro rispetto al tipico e conserva comunque tutti i suoi principi nutritivi.

Andiamo a …

Visitiamo LUCCA, bellissima città della TOSCANA …

Posta sulla riva sinistra del Serchio, in una pianura ai piedi dell’Appennino, Lucca è una città che deve il suo benessere ad attività industriali, turismo e produzione vinicola. È stata abitata da Liguri, Etruschi, Romani e Longobardi. Dopo il mille diventa un Libero Comune e poi una Repubblica. Situata sulla via Francigena, che collegava l’Europa del Nord con Roma, diventa un centro commerciale e artigianale di grande rilievo. Dal XIV secolo lotta con Pisa prima e poi con Firenze per il controllo dei territori toscani sostenuta spesso da Genova o dagli Sforza di Milano. Pur attraverso continue guerre, Lucca resta una repubblica indipendente fino al 1799. Pochi anni dopo diventa la capitale di un piccolo stato, il ducato di Lucca, e in seguito diventa parte del Regno d’Italia. Lucca è uno dei 4 comuni italiani che conservano intatte le Mura rinascimentali che, nell’ottocento sono state trasformate in una passeggiata pedonale ombreggiata da alti alberi. All’interno delle mura il centro storico rivela la presenza di una città romana. La piazza principale, infatti, Piazza Anfiteatro, con le case che la circondano corrisponde all’antico anfiteatro romano. Al Medioevo appartengono molte chiese tra cui emergono per la loro bellezza la Cattedrale di San Martino con l’imponente campanile, la Basilica di San Frediano con la facciata ricoperta da mosaici. Delle 250 torri che sorgevano all’interno della città sono rimaste la Torre Guinigi che ha sulla cima un originale giardino e la Torre dell’orologio che ospita il primo orologio della città fabbricato verso la fine del Trecento. Lucca ha anche bei palazzi. Tra questi spicca il Palazzo Ducale, iniziato nel Cinquecento come sede del Governo della repubblica e diventato poi sede del governo ducale. Al Seicento appartengono, invece i grandi palazzi signorili, come Palazzo Mansi sede attuale della Pinacoteca.

Visitiamo …

Visitiamo la Riserva Alpe della Luna, verde ritrovo della TOSCANA …

La Riserva si estende sui due versanti dell’Alpe della Luna, sia verso la Valtiberina, sia verso le Marche. La superficie complessiva è di 1540 ettari, mentre la sua altitudine va da circa 520 a 1453 metri. Il nome della montagna deriva dal fatto che in alcune zone pioggia e vento hanno eroso il terreno formando profondi calanchi dal colore rosso e grigio che danno al paesaggio un aspetto lunare. Alle quote superiori predomina la faggeta, mentre più in basso si trovano boschi di cerro e carpino nero. Tra i mammiferi si rileva la presenza di cinghiali, caprioli, daini, istrici, tassi, lupi, volpi. Fra gli uccelli sono presenti varie specie di picchi (rosso, verde e rosso maggiore), rapaci come la poiana, lo sparviero, il gheppio e si segnala anche la presenza dell’aquila reale. La Riserva dell’Alpe della Luna è molto isolata e ciò le ha permesso di mantenersi in uno stato ancora pressoché selvaggio; non vi sono infatti grandi strade di comunicazione, ma solo strade forestali e sentieri per l’escursionismo, e non sono presenti al suo interno insediamenti abitativi significativi.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA