15 dicembre
Lo Chef consiglia …
Il CASTAGNACCIO è il dolce più famoso della Toscana …
Ingredienti
- 500 g di farina di castagne
- 650 g di acqua
- 100 g di gherigli di noci
- 100 g di pinoli
- 80 g di uvetta
- 1 rametto di rosmarino
- 5 g di sale
- olio
Preparazione
Lavare l’uvetta e metterla in ammollo per 10 minuti in una ciotola con acqua fredda.
Con un coltello tritare grossolanamente i gherigli delle noci e poi sfogliare il rosmarino.
Setacciare la farina di castagne e aggiungervi i 650 grammi di acqua poco alla volta mescolando con una frusta; dopo aver ottenuto un composto liscio e omogeneo, aggiungere le noci tritate e i pinoli interi, avendo cura di tenerne da parte una piccola quantità per la decorazione finale.
Dopo 10 minuti, strizzare e asciugare l’uvetta, quindi aggiungerla all’impasto, avanzandone sempre una piccola quantità; mescolare bene il composto e infine aggiungere il sale.
A questo punto, oliare una tortiera bassa e versare l’impasto livellandolo con l’aiuto di una spatola.
Cospargere la superficie del castagnaccio con i pinoli, le noci e l’uvetta messi da parte, distribuendoli in maniera uniforme.
Aggiungere gli aghi di rosmarino, un filo d’olio e cuocere in forno preriscaldato a 195° per 35 minuti.
Quando sulla superficie si sarà formata una crosticina con delle crepe e la frutta secca avrà preso un bel colore dorato, sfornare e lasciar raffreddare; a questo punto, servire e gustare il castagnaccio.
A proposito di …
I biscotti simbolo della TOSCANA: i Cantucci …
I Cantucci, chiamati anche biscotti di Prato, sono uno dei dolci più famosi della Toscana.
Si tratta di biscotti secchi alle mandorle, obbligatoriamente serviti con il Vin Santo per inzupparli.
Il nome deriva da cantellus, che in latino significa fetta di pane.
La prima ricetta è stata scritta nel XVIII secolo, ma quella originale risale all’800, creata dal pasticcere Mattei, molto apprezzata all’esposizione universale di Parigi del 1867.
I cantucci hanno una forma allungata, tagliati in diagonale e sono lunghi circa 10 cm.
La struttura interna presenta un’elevata presenza di mandorle intere, burro e miele
Andiamo a …
Visitiamo CANTAGALLO, in TOSCANA …
Asiago è un’importante città in provincia di Vicenza, situata su un altopiano a mille metri di altezza. A nord vi sono alti monti e a sud rilievi meno alti e ricchi di boschi. Asiago sviluppa attività di allevamento ma soprattutto vive di turismo invernale per l’attività sportiva di sci ed estivo per le escursioni nei suoi vasti boschi. Nel 1310 Asiago diventa la capitale della Federazione dei Sette Comuni dell’Altopiano che gode di indipendenza e possiede proprie milizie armate. Questa condizione privilegiata di piccolo stato indipendente dura cinque secoli e cessa con l’arrivo di Napoleone. Durante la Prima Guerra Mondiale è al centro di grandi battaglie e subisce un bombardamento che la distrugge totalmente. Nella Seconda Guerra Mondiale partecipa alla Resistenza. La città è sede di numerosi Osservatori Astronomici.
Visitiamo …
In TOSCANA bellezza e natura si uniscono nella Riserva Regionale della Pietra Porciana …
La Riserva Naturale di Pietra Porciana si trova sulla cima delle colline che separano la Val D’Orcia e la Val di Chiana. L’aspetto più interessante della Riserva è la faggeta che si sviluppa sul ripido versante settentrionale del Poggio di Pietraporciana, fra i 750 e gli 850 m di quota, dove l’esposizione a nord e la posizione riparata dalle correnti calde mantengono un microclima fresco e umido. Ci sono alberi secolari versante del spesso ricoperti di muschio alla base del tronco. Sebbene il faggio sia la specie dominante, ad esso si accompagnano più o meno numerosi esemplari di quercia, acero montano, e carpino nero. La faggeta di Pietraporciana ospita due piante del sottobosco particolarmente rare in tutta Italia: la belladonna e la fusaggine maggiore, con le caratteristiche bacche rosse divise in cinque parti. Il sottobosco ha ricche fioriture in ogni stagione, tra cui spicca in estate il raro giglio martagone. La faggeta è un buon habitat per il picchio rosso e quello verde. Trai mammiferi sono presenti la faina e la martora, oltre al cinghiale e al capriolo.