6 novembre
Lo Chef consiglia …
In TOSCANA è famoso lo Sfratto dolce, un buon fine pasto …
Ingredienti
Per il ripieno
- 500 g di miele
- 600 g noci sgusciate
- scorza di metà mandarino
- scorza di metà limone
- scorza di arancia
- noce moscata
- cannella
- pangrattato
Per la pasta
- 500 g di farina 00
- 2 uova intere
- 3 cucchiai di zucchero
- 50 g di burro fuso
- semi di anice
- 1 bicchierino di liquore
- un bicchiere di latte
Preparazione
In una ciotola tritare le noci con le spezie e le scorze degli agrumi.
Nel frattempo, far bollire il miele per circa 20 minuti; trascorso il tempo, unire il composto di noci e spezie.
Lasciar bollire per altri 10 minuti (se non si solidifica, aggiungerci del pangrattato).
Facendo molta attenzione a non scottarsi, fare sei piccoli mucchi con il miele, lasciandoli raffreddare.
Con le mani unte di olio, arrotolarli per farli diventare lunghi circa 25 centimetri.
Per preparare la pasta, riunire in una ciotola tutti gli ingredienti e impastarli, fino a ottenere una palla soda e omogenea.
Dopo averla fatta riposare mezz’ora, dividerla in tre parti uguali e stenderla con il mattarello.
A questo punto, arrotolarla intorno al ripieno di miele e noci; si formeranno così sei sfratti.
Dopo averli spennellati con il latte, infornarli a 180° per 20 minuti.
Lasciarli raffreddare, tagliarli a pezzetti e gustarli!
A proposito di …
Un famoso vino della TOSCANA è il Rosso di Montalcino …
Il vino Rosso di Montalcino, nasce in Toscana ed è un prodotto molto diffuso nel mondo.
Si ottiene dall’uva sangiovese e, non avendo bisogno di fermentare a lungo, il suo colore è brillante e limpido, rosso rubino e profuma di frutti freschi.
Si sposa perfettamente con piatti della cucina toscana dal sapore intenso, ma anche con carni e risotti.
Andiamo a …
Un caratteristico borgo della TOSCANA che stiamo visitando è PITIGLIANO …
Pitigliano, in provincia di Grosseto è posto sulla cima di uno sperone roccioso che su tre lati ha pareti ripide in cui si aprono numerose grotte abitate già in età preistorica. Come per molto altri centri dell’Italia centrale la scelta di stabilirsi in cima a uno sperone era legata a due motivi: difendersi dalle scorrerie dei pirati e sfuggire al clima poco salutare delle vallate paludose. Le prime notizie storiche risalgono all’XI secolo quando viene indicato come feudo della famiglia Aldobrandeschi e poi degli Orsini che ne fanno una contea. Per secoli Pitigliano deve lottare per difendersi da Firenze, Siena e Orvieto che tentano di sottometterla. Nel Seicento diventa parte del Granducato di Toscana e comincia aperdere importanza. Oggi èuna bella cittadina, famosa per il centro storico perfettamente conservato e per uno dei più divertenti spettacoli carnevaleschi della toscana. Oltre alle Mura, la cui parte più antica risale al IX secolo, al Medioevo appartengono il Palazzo Orsini , una vera e propria fortezza, e la Cattedrale di San Pietro e Paolo. Entrambi gli edifici sono poi stati modificati nei secoli successivi. Al Cinquecento appartengono la chiesa e il conventodi San Francesco e la bella Sinagogacon annessi locali per il bagno rituale e la produzione di alimenti kasher. Pitigliano era chiamata la piccola Gerusalemme per la numerosa e attiva comunità ebraica.
Visitiamo …
Davvero imperdibile l’Area Naturale del Fiume Cecina della TOSCANA …
La Valle del Cecina è una delle zone più selvagge e intatte della Toscana: non ci sono rifugi e sono scarsi i sentieri segnati, i centri abitati sono piccoli e isolati, la natura è riccha di animali e piante. Lungo il corso del fiume ci sono diverse zone di particolare interesse la Riserva di Berignone caratterizzata dalla macchia mediterranea e da una bella foresta di querce dove vivono cinghiali, caprioli, istrici e tassi; l’ultimo tratto del fiume, caratterizzato dalla presenza di canneti e zone umide dove vivono numerose specie di uccelli; la Riserva Tomboli di Cecina, posta a nord e a sud della foce del fiume, formata da dune costiere e dalla Pineta.