5 dicembre
Lo Chef consiglia …
La pasta e FAGIOLI, il piatto ideale dell’inverno in Molise …
Ingredienti
Per le taccozze
- farina di grano duro
- acqua tiepida
- sale
Per la zuppa
- 250 g di fagioli
- sedano e basilico
- olio d’oliva
- peperoncino
Preparazione
Preparare le taccozze
Per preparare le taccozze, disporre la farina e aggiungerci sale e acqua; impastare il tutto fino a ottenere un composto liscio e omogeneo.
Stendere la pasta col matterello, fino a ottenere una sfoglia sottile.
Tagliare la sfoglia a strisce orizzontali larghe più o meno 2 centimetri e posizionare il coltello in diagonale, tagliando nuovamente.
Una volta ottenute le taccozze, lasciarle riposare coperte da un panno.
Preparare la zuppa
Cuocere a fuoco moderato i fagioli in acqua salata finché non saranno morbidi, aggiungendo un ciuffetto di sedano e un po’ di basilico.
In un tegamino a parte, mettere a soffriggere della cipolla nell’olio.
Unirvi i fagioli cotti e mescolare il tutto a fuoco basso.
Nel frattempo, cuocere le taccozze in abbondante acqua salata e scolarle al dente.
Versarle nel condimento e amalgamare bene il tutto, spolverando di peperoncino.
Servirle ben calde.
A proposito di …
I FAGIOLI sono il prodotto principale del MOLISE …
La regione Molise vanta una secolare produzione di fagioli, che impiega frequentemente nella cucina tradizionale.
Il fagiolo di Acquaviva, è il legume più importante della regione; viene chiamato anche “confetto” grazie al suo tipico colore bianco e la forma somigliante a una perla.
La sua buccia è sottile e la polpa è cremosa: ha un elevato contenuto di vitamine, fibre e proteine.
In tempi passati, veniva consumato dalle famiglie povere, grazie al suo grande apporto calorico.
Il fagiolo di Acquaviva viene coltivato a 600 metri di altezza con metodi naturali, sfruttando la qualità del terreno bagnato dal vicino fiume Volturno.
In Molise esistono altre due tipologie di fagioli: il fagiolo giallo e il fagiolo della Regina; purtroppo però, la produzione dei legumi rischia di scomparire perché la giovane popolazione molisana non sta proseguendo nella tradizione della coltivazione.
Andiamo a …
Visitiamo CAMPOBASSO, città del MOLISE …
La città di Campobasso è la più importante del Molise e capoluogo della regione. La città risale all’epoca dei Longobardi ed esiste un documento dell’878 che ne attesta l’importante esistenza. Sotto i Normanni e gli Angioini prospera sempre di più anche per merito del nobile Monteforte-Gambatesa che realizza grandi opere di difesa militare. Tutto il territorio nei secoli successivi amplia la produzione artigianale e diventa centro di importanti scambi commerciali. I vari signori che si succedono alla guida della città (i Gonzaga, i Vitagliano e i Carafa) si impegnano per lo sviluppo dell’economia del territorio. Nel corso del Novecento la città si amplia molto al di fuori dell’antico centro abitato. I luoghi di maggiore interesse culturale sono l’antico Castello Monforte, risalente al XIV secolo, le Torri Terzano e San Mercurio. Edifici civili molto significativi sono il Palazzo San Giorgio e il Palazzo Magno.
Visitiamo …
In MOLISE, visitiamo il Parco Nazionale dell’Abruzzo, Lazio e Molise …
Il territorio del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise è costituito principalmente da un insieme di catene montuose di altitudine compresa tra i 900 e i 2.200 m s.l.m. Le montagne del Parco presentano un paesaggio vario ed interessante in cui si alternano vette tondeggianti, tipiche dell’Appennino, a ripidi pendii dal tipico aspetto alpino. La flora del Parco, è così ricca ed interessante, da essere stata, da sempre, oggetto di studio. Il paesaggio vegetale predominante del Parco è costituito dalle foreste di faggio. Oltre il limite delle foreste si incontrano il ginepro nano e piante tipiche della brughiera nordica come il mirtillo. Le praterie di altitudine occupano creste e sommità intorno ai 1.900-2.000 metri di quota. Qui la vegetazione è composta prevalentemente da diverse specie di Graminacee e Ciperacee cui si accompagnano nella bella stagione la gialla genziana maggiore e tantissime altre specie di fiori. tra i più interessanti ricordiamo il giglio rosso e il giglio martagone, l’aquilegia dai grandi fiori azzurri, abbondante nei pascoli e nei terreni incolti, le genziane appenninica e l’ Iris marsica.
Il fiore più famoso dei Parco è senza dubbio la Scarpetta di Venere o Pianella della Madonna, un’orchidea gialla e nera localizzata nel cuore della riserva integrale e relitto di epoche lontane. Il Parco ospita una grande varietà di animali : 60 specie di mammiferi, 300 di uccelli, 40 di rettili, anfibi e pesci, e moltissime specie di insetti. Non è facile avvistare gli animali, tuttavia in alcune stagioni dell’anno è possibile osservare anche gli animali più spettacolari e rappresentativi del Parco, come il camoscio d’Abruzzo, l’orso bruno marsicano, il lupo, il cervo e l’aquila reale.