21 novembre
Leggiamo …
Da “Della storia d’Italia dalle origini fino ai nostri giorni” di CESARE BALBO ecco “Le speranze d’Italia” …
Balbo ricostruisce le vicende dell’estate del 1797, quando per le vittorie di Napoleone l’Austria dovette accettare la pace e di cedere il ducato di Milano in cambio del Veneto. Finiva così la millenaria storia della Repubblica di Venezia e Balbo, con toni pieni di tristezza, descrive il trionfo di un dominatore straniero con altri dominatori stranieri sui destini dell’Italia.
Da Della storia d’Italia dalle origini fino ai nostri giorni
Buonaparte sentì il pericolo, accresciuto dal non saper che gli eserciti francesi del Reno avesser incominciate lor mosse; temé aver tutta l’Austria dinanzi, tutta Italia addietro; propose negoziati. Ma rifiutato, riavanzò arditamente, combattendo a Unzmark, e fino a Leoben. Allora l’Austria, minacciata al cuore, domandò essa l’armistizio. Fecesi di cinque giorni. Finiva addì (1) 13 al mattino; arrivarono a quel punto i plenipotenziari austriaci a trattar pace. Trattossi (2) altri cinque dì; e firmarono i preliminari lì a Leoben, addì 17. Ma il dì prima de’ preliminari, che era un lunedì di Pasqua, anniversario de’ vespri siciliani, sollevavasi Verona… Ridiscese quindi il gran vincitore (3) e mal pacificatore dall’Austria in Italia; mandò sue minacce, suoi ordini, sua vendetta a Venezia, ed egli, con stupenda arte di perfidia, si scostò (4) dall’esecuzione, fu ad aspettarla a Milano. Addì 12 maggio, il Gran Consiglio, la vile aristocrazia veneziana abolì se stessa, restituì, diceva, la libertà alla nazione, cioè a una repubblica democratica, cioè a una municipalità alla francese. Questa chiamò gli stranieri addì 16. E, al medesimo dì, le medesime condizioni, i medesimi patti pattuivansi (5) in Milano, tra i plenipotenziari veneti e Buonaparte! Talmente a cenni, a dito del vincitore fu consumata quella distruzione d’uno Stato di mille anni.
Note:
- Il giorno.
- Si trattò da estendersi.
- Napoleone Bonaparte.
- Si tenne lontano.
- Si patteggiava.
Biografia …
Il 21 NOVEMBRE 1789 nasce CESARE BALBO, noto teorico del Risorgimento italiano …
Cesare Balbo nasce a Torino il 21 novembre 1789 da nobile famiglia e viaggia molto in Europa al seguito del padre costretto a vivere lontano dal Piemonte per le sue idee politiche. Balbo presto matura sentimenti patriottici e si avvicina alle idee di Gioberti di un’Italia federale sotto la guida dei Casa Savoia, da realizzare con il consenso dei sovrani degli stati regionali italiani. Nel 1844 scrive Le speranze d’Italia in cui espone le sue idee e nel 1847 fonda con Cavour il quotidiano “Il Risorgimento”. Dal 1848 diventa Primo Ministro del Regno di Sardegna e si impegna per la guerra contro l’Austria. Dopo la sconfitta militare si convince che l’Unità d’Italia è possibile solo con un accordo che veda l’espansione dell’Austria nei Balcani e la cessione dei suoi domini in Italia ai Savoia. Le sue idee, però, non trovano molto seguito ed egli abbandona la politica. Tra le sue composizioni più importanti è da segnalare Storia d’Italia (1830). Balbo muore a Torino il 3 giugno 1853.
Scopriamo la lingua …
PROVERBIO
L’erba cattiva non muore mai: Purtroppo le persone cattive ci sono sempre in ogni tempo e in ogni luogo.
MODO DI DIRE
Voltarsi a tutti i venti: Cambiare continuamente parere.