17 dicembre

Leggiamo …

In “I ragguagli del Parnaso” TRAIANO BOCCALINI con questo brano rifiuta l’obbedienza a regole rigide d’arte …

Da “I Ragguagli del Parnaso”:
Aristotele sotto processo (1)

Due giorni dopo l’ingresso suo in Parnaso, Torquato Tasso a’ piedi di Apollo(2) presentò il dottissimo ed elegantissimo poema della Gerusalemme Liberata, e fece istanza che, quando egli nel fosse stato giudicato meritevole, piacesse a Sua Maestà di consecrarlo all’immortalità. Con grandissima ciera(3) ricevette Apollo il poema, e conforme all’antico stile di questa corte, acciò fosse riveduto(4), lo diede al censore bibliotecario, che di presente è Lodovico Castelvetro(5). Passati che furono due mesi, il Tasso fu a trovar il Castelvetro, dal quale gli fu detto che con somma diligenza avendo egli esaminato il suo poema, non aveva trovato che in esso fossero state osservate le buone regole che della poetica aveva pubblicate il grande Aristotele: che però(6) non lo giudicando egli degno di esser posto tra le opere eccellenti de’ limati scrittori della biblioteca delfica(7), lo purgasse(8) dagli errori che vi si scorgevano, e che poi tornasse a lui, che di nuovo l’averebbe riveduto.

Note

  1. In questa spiritosa pagina Boccalini ironizza sulla tendenza diffusa nel Cinquecento di comporre opere letterarie rispettando le idee espresse da Aristotele nell’antichità. Boccalini immagina che nel Regno delle Lettere del Re Apollo vengano ammessi solo quei poeti che si sono adeguati a quelle regole e che il grande Tasso non sia degno di immortalità perché per scrivere il suo capolavoro Gerusalemme Liberata ha dato ascolto alla sua ispirazione e non alle regole aristoteliche. In alcuni momenti l’ironia dell’autore si trasforma in forte sarcasmo.
  2. Apollo Sovrano del Parnaso, consacrato alle Lettere
  3. grande benevolenza
  4. affinché fosse controllato e giudicato
  5. Castelvetro era un letterato strenuo difensore del rispetto delle regole di Aristotele in letteratura
  6. perciò
  7. era la biblioteca di Apollo dove si inserivano le opere destinate all’immortalità
  8. lo correggesse

Scopriamo la lingua …

PROVERBIO
L’erba del vicino è sempre più verde

MODO DI DIRE
Andare in bianco: Fallire.

Biografia …

Il 17 DICEMBRE 1556 nasce TRAIANO BOCCALINI, notevole autore manierista …

Traiano Boccalini nasce suol Loreto, vicino ad Ancona, il 17 dicembre 1556. Studia a Padova e poi si reca a Roma, dove riceve diversi incarichi culturali e diplomatici dai Pontefici. Scrive varie opere di argomento politico e letterario ma sentendosi poco libero nell’esprimere le sue idee decide di trasferirsi a Venezia dove c’è più libertà di opinione. Lì pubblica le sue opere e nella città lagunare muore il 16 novembre 1613. Le sue opere più importanti sono “I Ragguagli di Parnaso” (1612) e “Lettere politiche e istoriche” (1613). Egli è un severo critico dell’assolutismo che impedisce agli uomini di fare libere scelte. Si oppone al potere degli Spagnoli in Italia ma sconsolato pensa che non ci sia la possibilità di ottenere la libertà politica. Critica anche la letteratura del suo tempo, che, in nome della difesa della tradizione impedisce la composizione di opere originali. Per Boccalini la poesia deve ricercare la verità ed essere maestra di regole morali, e ciò a suo giudizio non si verifica nel proprio tempo.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA