9 novembre
Leggiamo …
In “Le notti romane” ALESSANDRO VERRI presenta una suggestiva e fantasiosa visione notturna di Roma classica …
Verri immagina di condurre una schiera di ombre di antichi romani a visitare le rovine della città in una notte un po’ lugubre, quando regnano uccelli notturni, pipistrelli e un senso di squallore e di abbandono. Ormai quel mondo antico è tramontato e trionfa invece la moderna civiltà dell’Illuminismo ben superiore a quella antica. La Ninfa Egeria secondo la tradizione era la consigliera del re Numa Pompilio.
Da Le notti romane
Allo speco della Ninfa Egeria
Tacea la moltitudine come il pelago in calma (1), e però da quel silenzio congetturando ch’erano appagate del mio ragionamento, e che bramavano essere guidate altrove, io declinai a manca dell’Appia via. Giungemmo in breve a quella pianura, dove ancora i peregrini di tutte le genti ammirano le ruine dello speco della Ninfa Egeria. È fama che in quel medesimo si tratteneva il religioso re in sacri colloqui con lei (2). Era l’aere puro, onde appariva sgombra quell’amena valle, circondata da’ soprastanti colli, in ogni parte dell’orizzonte. Nel mezzo di lei scorrea il rivo sacro dell’acqua Egeria placidamente, al mormorio della quale corrispondea il cheto sussurro dell’aere notturno che lieve scuotea le fronde. Talvolta muggivano i buoi pascenti sul margine erboso, ed i cani solleciti latravano ad ogni cadente foglia. La rana intanto gracidava nella palude, mentre il grillo strideva nelle aride fessure del campo. Spaziavano i vipistrelli (3) nel cielo tenebroso, ed i notturni augelli facevano talvolta fremere l’aura trapassando sulla tacita valle. Incontro a questa, dalla parte della via Appia, stanno le vaste ruine (4) del Circo di Caracalla. Nella sua arena deserta regnava pur silenzio antico, e solo dagli avanzi degli edifizi squallidi (5) usciva il monotono gemito dei gufi. Or tace la via Appia, un tempo rumorosa per la moltitudine: è muto il circo, nel quale risonavano miste le acclamazioni d’innumerevoli spettatori, ai nitriti dei corsieri (61), al cigolio delle ruote, allo scoppio dei flagelli (7), alle minacce de’ condottieri. Sacro ed antico è il silenzio della valle Egeria.
Note:
- La moltitudine è quella delle ombre che si placa come un mare tranquillo.
- Il re Numa Pompilio andava lì a consultare la sua consigliera.
- Pipistrelli.
- Rovine.
- I resti degli antichi edifici.
- I cavalli delle quadrighe.
- Le fruste dei guidatori.
Biografia …
Il 9 NOVEMBRE 1741 nasce ALESSANDRO VERRI noto rappresentante dell’Illuminismo italiano …
Alessandro Verri nasce a Milano il 9 novembre 1741 e si può considerare, insieme al fratello Pietro, uno dei rappresentanti più significativi della cultura del suo tempo. Molto giovane fa parte dell’Accademia dei Pugni e collabora con la rivista “Il caffè”, che propone un rinnovamento della cultura che deve servire a rendere più moderna la società. Scrive un’interessante opera storiografica Saggio sulla storia d’Italia (1766) e viaggia molto in Europa. Per diversi anni risiede a Roma interessandosi di teatro, traduce le opere di Shakespeare e scrive due tragedie: Pantea e La congiura di Milano. Nel 1782 pubblica il romanzo “Le avventure di Saffo poetessa di Mitilene”, nel quale, seguendo le tematiche romantiche, sottolinea il dramma della donna che si suicida per delusione d’amore. Le notti romane al sepolcro degli Scipioni seguono, invece, la moda della poesia cimiteriale molto diffusa alla fine del Settecento. Egli muore a Roma il 23 settembre 1816.
Scopriamo la lingua …
PROVERBIO
L’appetito vien mangiando: Quando si comincia a mangiare viene più appetito.
MODO DI DIRE
Lisciare il pelo a qualcuno: Fare complimenti.