4 gennaio
Leggiamo …
In un articolo su “La Voce” GIUSEPPE PREZZOLINI condanna la guerra italo-turca …
Da “La Voce”:
A Tripoli(1)
Nell’ordine morale noi ci siamo contrapposti risolutamente a quella che può chiamarsi la preparazione sentimentale degli attuali avvenimenti. Poiché i nazionalisti rappresentavano la conquista militare di Tripoli, ed in generale tutti quei movimenti espansivi-agitatori che possono rievocarsi con la gioconda immagine della “guerra vittoriosa”, quali altrettanti rimedi all’apatia ed allo scetticismo degli italiani e come la miglior cura alla fiacchezza morale che ci travaglia(2), noi abbiamo bensì riconosciuto l’esistenza di un problema morale nella coscienza nazionale ma abbiamo altresì dichiarato che questo problema è troppo profondo perché ci si possa illudere di affrontarlo fuggendo al di fuori, quando invece per risolverlo occorre guardar dentro, scrutare e criticare l’individuo, migliorarlo e rafforzarlo nel suo carattere e nella sua vita di tutti i giorni(3). Contro gli inebriamenti di possibili successi esterni…noi abbiamo sostenuto l’esistenza di un problema della coscienza italiana creato dal bisogno di innalzamento morale e di orientamento dello spirito ch’è nei migliori di questa nostra generazione: e di fronte a qualunque successo più o meno atto a lusingar l’amor proprio nazionale…noi manteniamo le nostre convinzioni circa l’importanza fondamentale di una severa critica delle sue manifestazioni.
Note
- Prezzolini in questo articolo critica la scelta della guerra contro la Turchia sia per mancanza di utilità pratica, sia perché a suo giudizio non si può raggiungere l’obbiettivo di educare al senso morale gli italiani attraverso una guerra e stimoli esterni. Si può e si deve raggiungere l’obbiettivo educando all’interno del Paese i cittadini.
- I nazionalisti sostengono che una guerra tempra gli animi e spinge al senso morale, ma questo, dice Prezzolini, è una semplice illusione.
- migliorare gli Italiani è possibile ma attraverso un lento e profondo intervento sull’animo dei singoli e nella loro vita quotidiana.
Biografia …
Il 4 GENNAIO 1903 GIUSEPPE PREZZOLINI fonda la rivista mensile “Leonardo” …
Giuseppe Prezzolini nasce a Perugia il 27 gennaio 1882 e per il suo spirito inquieto a 17 anni abbandona gli studi liceali e con l’amico Giovanni Papini inizia un’intensa attività di pubblicista, di giornalista e di intellettuale molto attivo nel dibattito culturale dei primi decenni del Novecento. Con Papini il 4 gennaio 1903 fonda la rivista “Leonardo” che pubblica fino al 1907. Ma è soprattutto la rivista “La Voce” la sua creatura più significativa, che egli guida con spregiudicatezza e grande attivismo. Prezzolini ha una frenetica evoluzione ideologica e culturale perché attraverso gli anni egli diventa anarchico-individualista, nazionalista, pragmatista e idealista sulla scia del pensiero di Croce. Soprattutto egli è un animatore culturale perché con il suo attivismo stimola il dibattito tra gli intellettuali sulla politica, sull’economia, sulla scuola e sulla società in special modo negli anni di pubblicazione di “La Voce”. Partecipa alla Prima Guerra Mondiale e si reca negli USA, dove prende la cittadinanza e insegna alla Columbia University. Ritornato, preferisce vivere all’estero e negli ultimi anni a Lugano, in Svizzera, dove muore il 14 luglio 1982. Delle sue numerose opere sono da ricordare: “Dopo Caporetto” (1919), “Codice della vita italiana” (1921 e “Saper leggere” (1956).
Scopriamo la lingua …
PROVERBIO
Col tempo e con la paglia maturano le nespole
MODO DI DIRE
Non saper cavare un ragno da un buco: Non concludere nulla.