1 dicembre
Leggiamo …
In “Lettera al fratello” GIAIME PINTOR, tre giorni prima di morire, spiega il perché della lotta partigiana …
Da “Lettera al fratello” (1)
Carissimo, parto in questi giorni per una impresa di esito incerto: raggiungere gruppi di rifugiati nei dintorni di Roma, portare loro armi e istruzioni. Ti lascio questa lettera per salutarti nel caso che non dovessi tornare e per spiegarti lo stato d’animo in cui affronto questa missione…Se non dovessi tornare non mostratevi inconsolabili. Una delle poche certezze acquistate nella mia esperienza è che non ci sono individui insostituibili e perdite irreparabili. Un uomo vivo trova sempre ragioni sufficienti di gioia negli altri uomini vivi, e tu che sei giovane e vitale hai il dovere di lasciare che i morti seppelliscano i morti. Anche per questo ho scritto a te e ho parlato di cose che forse ti sembrano ora meno evidenti ma che in definitiva contano più delle altre. Mi sarebbe stato difficile rivolgere la stessa esortazione alla mamma e agli zii, e il pensiero della loro angoscia è la più grave preoccupazione che abbia in questo momento. Non posso fermarmi su una difficile materia sentimentale, ma voglio che conoscano la mia gratitudine: il loro affetto e la loro presenza sono stati uno dei fattori positivi principali della mia vita. Un’altra ragione di felicità è stata l’amicizia, la possibilità di vincere la solitudine istituendo sinceri rapporti fra gli uomini. Gli amici che mi sono stati più vicini, Kamentzski, Balbo, qualcuna delle ragazze che ho amato, dividono con voi questi sereni pensieri e mi assicurano di non avere trascorso inutilmente questi anni di giovinezza.
Note
- Il giovane Giaime Pintor in questa stupenda lettera sottolinea che l’importanza dei valori di libertà e di democrazia sono molto più importanti del destino del singolo. Che abbia scritto queste idee tre giorni prima di morire è ancora più impressionante, perché sembra che egli sentisse già il triste esito della sua vita e che volesse sottolineare che erano più importanti della sua morte gli ideali per i quali egli sacrificava la sua vita.
Biografia …
Il 1° DICEMBRE 1943 muore GIAIME PINTOR, giovane eroe della Resistenza Italiana …
Giaime Pintor nasce a Roma il 30 ottobre 1919. Si laurea in Giurisprudenza e fin da giovane partecipa al dibattito culturale di quegli anni. Collabora con riviste importanti tra le quali “Oggi”, “Letteratura” e “Campo di Marte”. Diventa profondo conoscitore della letteratura tedesca e cura la traduzione di grandi autori come Goethe e Rilke e si dimostra intelligente e acuto critico letterario. Collabora attivamente con la Casa Editrice Einaudi e compone interessanti saggi letterari alcuni dei quali si trovano nella raccolta “Sangue d’Europa”. Di notevole valore anche la sua cura della pubblicazione del “Saggio sulla rivoluzione” di Carlo Pisacane. Dopo l’8 settembre 1943 Pintor si reca a Brindisi per arruolarsi nell’Esercito Italiano e poi a Napoli si arruola nell’Esercito Britannico dal quale riceve il compito di recarsi nel Lazio per unirsi alle formazioni partigiane. Nei pressi del Fiume Volturno il 1° dicembre 1943 muore investito dallo scoppio di una mina all’età di 24 anni. Il 28 novembre 1943, tre giorni prima di morire egli scrive una commovente lettera al fratello, che è uno dei documenti più belli della Resistenza Italiana.
Scopriamo la lingua …
PROVERBIO
Le ore del mattino hanno l’oro in bocca
MODO DI DIRE
Andare a genio: Piacere e gradimento.