28 dicembre
Scopriamo un’opera d’arte …
Vale veramente la pena visitare la chiesa della Santissima Annunziata dei Catalani, a MESSINA un mix tra epoca bizantina e dominazione araba…
L’edificio più antico, probabilmente d’epoca bizantina, secondo la tradizione viene costruito sui resti di un tempio pagano dedicato a Nettuno. Sotto la dominazione araba viene probabilmente usata come moschea, come fa pensare una iscrizione in arabo presente sugli stipiti della porta principale, demolita all’inizio del Novecento. La chiesa viene ristrutturata tra XII e XIII secolo dai Normanni che la inseriscono dentro le mura del Castello costruito in riva al mare. In questo periodo si chiama Santa Maria di Castellamare e solo nel XVI secolo, sotto la dominazione spagnola prende il nome di Santissima Annunziata dei Catalani perché diventa la sede della Confraternita dei mercanti catalani. La facciata, rifatta dopo il terremoto del 1908 è molto semplice e presenta al centro una porta ad arco sopra cui c’è uno stemma a forma di rombo. La porta è incorniciata da due coppie di colonne con eleganti capitelli e collegate fra loro da archi bicolori. Molto più suggestiva è la parte posteriore della chiesa in cui si fondono perfettamente gli stili arabo, normanno e romanico. Suggestivo anche l’interno spoglio e luminoso in cui risalta l’alternanza di pietra e mattoni negli archi e nelle coperture delle volte. Oggi la chiesa si presenta parzialmente interrata perché il piano stradale è stato alzato di circa tre metri per spianare le macerie causate dal sisma del 28 dicembre 1908.
Visitiamo un museo …
In Sicilia andiamo a vedere il Museo Regionale Interdisciplinare di MESSINA …
Il Museo Regionale di Messina ha una lunga e gloriosa storia. Nasce nel 1806 e nel tempo si trasferisce in diverse sedi. Si arricchisce delle donazioni degli ordini religiosi soppressi e dopo il terremoto del 1908 si recupera il ricco patrimonio e si costruisce una nuova sede dove si raccolgono tutte le opere con una nuova sistemazione. Il Museo contiene opere di grande valore: Il Polittico di San Gregorio (1473) e Madonna col Bambino benedicente e un francescano in adorazione (1475) di Antonello da Messina; Resurrezione di Lazzaro (1609) e Adorazione dei pastori (1609) di Caravaggio.