23 novembre

Scopriamo un’opera d’arte …

Visitiamo ad ANCONA la particolare Cattedrale di San Ciriaco …

Il Duomo di Ancona, dedicato a San Ciriaco è una delle chiese medievali più interessanti delle Marche.  Sorge sul colle di San Ciriaco che si affaccia sul mare e sul porto, nello stesso punto in cui c’erano stati un antico tempio dedicato a Venere e poi una basilica dedicata a San Lorenzo. Tra il XII e il XIII secolo vengono fatti interventi di ampliamento che raddoppiano le dimensioni della chiesa: l’aggiunta di una struttura perpendicolare che si inserisce a metà del precedente edificio dà al duomo la struttura attuale a croce greca, sormontata da una cupola centrale che la rende simile alle chiese bizantine. Vien aperto un nuovo ingresso rivolto al porto. La nuova facciata è preceduta da una grande scalinata e quasi interamente occupata dal meraviglioso portale romanico-gotico in marmo bianco e rosato. Un piccolo portico formato da quattro colonne dà inizio a una sequenza di archi di dimensioni sempre più piccole che guidano lo sguardo verso la porta vera e propria. A destra ea sinistra due leoni di marmo rosso sembrano sorvegliare la porta. Al bordo del tetto una continua serie di archetti crea giochi di ombra in una superficie interamente esposta alla luce. L’interno è diviso in tre navate da file di colonne con eleganti capitelli recuperate da antichi edifici romani. Ha perso gran parte dei decori che ricoprivano le pareti in seguito ai bombardamenti del 16 ottobre 1943. Restano la cappella del Crocifisso, con le sue preziose balaustre formate da lastre di pietra su cui sono incise figure di santi, profeti e animali simbolici, e la Cappella della Madonna che ospita una immagine molto venerata racchiusa in un ricco tempietto di marmo del Seicento.

Visitiamo un museo …

La città di ANCONA raccoglie intorno a sé una vasta rete di musei e gallerie …

  • Il Museo Archeologico nazionale delle Marche è ospitato all’interno del cinquecentesco palazzo Ferretti e permette un interessante viaggio nel tempo grazie alle testimonianze ricchissime di tutte le civiltà della regione.  Le sezioni che lo compongono vanno dalla Preistoria ai primi secoli del Medioevo.
  • Il Museo della città di Ancona è un Museo di storia urbana, situato in Piazza del Papa. Tra i pezzi da segnalare le vedute della città di Luigi Vanvitelli e un grande plastico in legno che ricostruisce la città di Ancona nel 1844.
  • La Pinacoteca civica “Francesco Podesti” è situata all’interno di palazzo Bosdari, in via Pizzecolli. Tra le opere più importanti si segnalano quelle del Tiziano, di Lorenzo Lotto, del Guercino, di Sebastiano del Piombo.
  • La Galleria d’Arte Moderna presenta opere di autori contemporanei marchigiani e non solo, come Carlo Levi, Ivo Pannaggi ed Enzo Cucchi.
  • Il Museo Omero ha sede all’interno del Lazzaretto. È uno dei pochi al mondo, e l’unico in Italia, che permette anche ai non vedenti di avvicinarsi all’arte, facendo toccare calchi in gesso a grandezza naturale di famose opere scultoree, modellini architettonici di celebri monumenti e reperti archeologici.
  • Il Museo diocesano di Ancona è ricco delle testimonianze di una fede che ha origini antichissime, essendo legato all’arrivo del Cristianesimo in città. Tra i pezzi più celebri ci sono quattro arazzi dai colori vivissimi, tratti da cartoni del Rubens.
  • Il Museo diffuso urbano è un Museo a cielo aperto, consistente in un percorso detto “Chayim”, che si snoda tra i luoghi della presenza ebraica e che mette in luce l’importanza sociale e culturale di questa comunità per la città di Ancona.
  • Il Museo di Scienze naturali Luigi Paolucci ha ora sede nel vicino e suggestivo centro di Offagna, uno degli storici castelli di Ancona. Espone una piccola, ma significativa parte delle ricchissime collezioni naturalistiche (fossili, minerali, esemplari impagliati di animali) che testimoniano i vari aspetti degli ambienti naturali delle Marche.

Visitiamo un museo particolare …

A Lamoli, nelle MARCHE, visitiamo il museo dei colori naturali …

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA