13 gennaio
Lo Chef consiglia …
Una golosa merenda dell’EMILIA-ROMAGNA è lo Sugali …
Ingredienti
- 1 L di mosto fresco
- 100 g farina bianca
- 2 cucchiai di zucchero
Preparazione
Mescolare la farina con qualche cucchiaio di mosto e aggiungere lentamente e poco alla volta il restante mosto e lo zucchero.
Mettere in una casseruola e cuocere a fuoco basso.
Portare a ebollizione mescolando in continuazione, poi abbassare la fiamma e lasciar cuocere per un’ora circa.
Trasferire in coppette e lasciare raffreddare.
A proposito di …
Il raveggiolo: fresco formaggio dell’EMILIA-ROMAGNA …
Il raveggiolo è un formaggio fresco a pasta molle, fatto con latte di mucca.
È talmente dolce e goloso che può essere consumato come fuori pasto, magari a colazione o come merenda.
Proprio per le sue caratteristiche delicate è ottimo se accompagnato a vini leggeri, frizzanti e vagamente profumati.
Per prepararlo si aggiunge il caglio al latte e lo si fa scolare su cesti di vimini, tra foglie di fico o di cavolo.
Si mangia fresco, entro pochi giorni dalla preparazione.
Andiamo a …
In EMILIA-ROMAGNA godetevi il Parco dei Cento Laghi …
Cesena è capoluogo della recente provincia di Forlì-Cesena nel centro della regione storica della Romagna. E’ un vivace città che fonda la sua ricchezza su una produzione agricola moderna. Fondata verso il V secolo a.C. dagli Umbri, passa verso la fine del secolo III a.C. al dominio di Roma. Nel Medioevo subisce l’invasione dei Goti ma presto ritorna all’Esarcato di Ravenna sotto i Bizantini. Dopo un breve periodo di libero comune i Malatesta di Rimini la dominano e realizzano importanti opere architettoniche. Diventa quindi parte dello Stato Pontificio e ne segue le sorti fino all’Unità d’Italia. Di Cesena sono i due importanti Papi, Pio VI e Pio VII, che cercano di contrastare il potere di Napoleone. Cesena è ricca di opere d’arte: la Rocca Malatestiana, la Biblioteca Malatestiana, la Cattedrale di San Giovanni Battista e la Chiesa di San Domenico.
Visitiamo …
In LOMBARDIA troviamo il bel Parco regionale Adda Nord …
Il Parco Regionale delle Valli del Cedra e del Parma, meglio noto come Parco dei Cento Laghi, occupa una parte dell’Appennino parmense orientale, al confine con le province di Reggio-Emilia e Massa-Carrara. I Parco si pone come scopo la tutela e la valorizzazione del paesaggio rurale di media montagna, ancora ben conservato e ricco di prodotti tipici, cultura e turismo. Un territorio dove si abita, si lavora e si vive. Querceti e castagneti, interrotti solo da prati e pascoli, borghi storici e piccoli centri abitati caratterizzano la selvaggia Val Bratica, dominata dal Monte Navert, Dai 1.000 m sino ai 1.700 i boschi di faggio rivestono i versanti montani. Il clima fresco e umido e il secolare sfruttamento delle faggete hanno favorito lo sviluppo quasi esclusivo di questa pianta. Nei punti più inaccessibili delle faggete sopravvivono piccoli nuclei o esemplari secolari di Abete Bianco, Abete Rosso e Tasso, ultima traccia di boschi ben più estesi che in epoche remote rivestivano i rilievi appenninici. Alle quote più basse l’area protetta include ampie porzioni di paesaggio agrario legato alle produzioni di Parmigiano-Reggiano e Prosciutto di Parma, dove si susseguono prati coltivati incorniciati da piccoli boschi, siepi e filari di alberi da frutto. La situazione della fauna è migliorata notevolmente con il progressivo abbandono delle attività agricole e forestali di montagna. Questo ha permesso un aumento dei caprioli e dei cinghiali, oltre che di tutti i piccoli mammiferi, come volpe, tasso e puzzola. L’abbondanza di prede ha determinato il ritorno di due grandi predatori: il lupo e l’aquila reale.