17 gennaio
Leggiamo …
Dalla raccolta “Patria e amore” della LAURA BEATRICE OLIVA si presenta il sonetto “La tempesta” …
Da “Patria e amore”:
Tempesta(1)
Terribil notte!…altro si addensa un velo
rotto sol dalla folgore frequente(2),
al tremendo fragor ch’erra per cielo
corron tetri fantasmi alla mia mente(3).
Or par ch’io miri, e in me discende un gelo,
tra i ciechi orrori un pellegrin gemente(4),
or fra l’onde un nocchier stanco ed anelo
cui la stella polar tolta è repente(5).
Ma pari a questi non son io? Qual mai,
qual è la luce a cui mi volga e speri,
o chi mi dice al cor: Lieta sarai(6)?
Tenebre!…ah sole voi mi rispondete!
Voi ministre di lugubri pensieri,
voi della vita mia l’immagin siete(7)!
Note
- La Oliva paragona la sua vita ad una tempesta, piena di paura e di incubi. Solo le tenebre della notte sembra rispondano ed esse sono l’immagine della sua esistenza.
- la notte mostra fulmini in cielo
- allo scoppio dei tuoni l‘assale la paura
- Le sembra di vedere un viaggiatore che soffre nella notte
- oppure un marinaio nella tempesta che non vede la stella polare
- anch’essa è smarrita e impaurita come i personaggi immaginati
- le tenebre notturne sono immagine della propria vita di sofferenza e smarrimento.
Biografia …
Il 17 GENNAIO 1821 nasce LAURA BEATRICE OLIVA, passionale poetessa risorgimentale …
Laura Beatrice Oliva nasce a Napoli il 17 gennaio 1821, figlia di Domenico poeta di corte di Gioacchino Murat, che deve andare in esilio dopo il ritorno dei Borboni. Laura passa la giovinezza a Parigi, ritornata a Napoli già a 15 anni acquista fama di poetessa e manifesta profonde idee patriottiche ereditate dal padre. Nel 1845 pubblica la tragedia “Ines di Castro” e nel 1848 la raccolta di liriche “Poesie varie”. Con le sue composizioni incoraggia alla lotta per la liberazione d’Italia e scrive poesie commosse per il sacrificio dei Fratelli Bandiera, morti per le loro idee di amor di patria. Essa acquista così fama di “eroina del Risorgimento” e dopo la fallita rivoluzione del 1848 deve trasferirsi a Torino. Qui continua il suo forte incitamento a Vittorio Emanuele e a Cavour a proseguire l’impegno per l’unità d’Italia. Ritornata a Napoli dopo la cacciata dei Borboni compone una cantata per Vittorio Emanuele che suscita entusiasmo e nel 1861 pubblica la raccolta di poesie “Patria e amore” nelle quali esprime tutto il suo amore per l’Italia che finalmente ora respira aria di libertà. La Oliva sicuramente è una delle figure più caratteristiche del nostro Risorgimento perché mostra di quanto diffuse erano le idee di desiderio di una Italia indipendente. Essa muore a Fiesole il 17 luglio 1869.
Scopriamo la lingua …
PROVERBIO
L’ozio è il padre dei vizi
MODO DI DIRE
Chiudere la bocca a qualcuno: Impedire di parlare.