26 dicembre
Lo Chef consiglia …
Nelle MARCHE si gustano le tagliatelle alla Grottammare …
Ingredienti
- 400 g di tagliatelle fresche
- 300 g di ceci secchi
- 500 g di vongole
- 250 g di pomodori pelati
- 2 carote
- 2 cipolle
- 4 coste di sedano
- 2 dadi per brodo vegetale
- 1 spicchio di aglio
- olio extravergine d’oliva
- peperoncino a piacere
- 1 rametto di rosmarino
- sale
Preparazione
Mettere i ceci a bagno in acqua fredda con un po’ di sale grosso e lasciarli per 24 ore.
Sciacquarli, metterli in una pentola e portarli a ebollizione finché non saranno teneri.
Aggiungere i dadi negli ultimi 15 minuti di cottura.
Lasciare spurgare le vongole in acqua salata per circa tre ore, cambiandola almeno tre volte, quindi scolarle e farle aprire a fiamma alta in una casseruola, assieme all’aglio sbucciato e a un cucchiaio di olio.
Filtrare il liquido emesso ed estrarre i molluschi dai gusci.
Pulire tutte le verdure, tagliarle a dadini e rosolarle leggermente in 1 dl di olio.
Tritare finemente gli aghi di rosmarino e il peperoncino, quindi unirli al soffritto; lasciare insaporire e aggiungere i pelati schiacciati con una forchetta, cuocendo a fuoco medio per almeno 10 minuti.
Unire l’acqua delle vongole, i ceci ed eventualmente un poco di brodo di cottura.
Lasciare insaporire ancora qualche minuto, aggiungere le vongole ed eventualmente aggiustare di sale.
Nel frattempo lessare le tagliatelle in abbondante acqua salata, scolarle al dente e condirle con il sugo preparato.
Servite subito.
A proposito di …
L’alloro è una pianta molto usata nella cucina delle MARCHE …
L’alloro è un’erba aromatica importata dall’Asia minore e diffusasi nel Mar Mediterraneo attraverso i Greci.
È una pianta sempreverde che può arrivare anche ai 10 metri di altezza.
Il suo clima ideale è quello mediterraneo e cresce anche in riva al mare, adattandosi bene al caldo e alla siccità.
Le sue foglie sono molto utilizzate nelle ricette del centro Italia per aromatizzare carne e pesce, per preparare tisane digestive o per ricavarne un prezioso liquore dalle proprietà benefiche.
Al tempo dei Romani, l’alloro era il simbolo della sapienza e della gloria: veniva creata una corona con le foglie di alloro da mettere sulla testa dei vincitori dei Giochi o dei poeti importanti.
In Italia ancora oggi, è tradizione far indossare una corona di alloro agli studenti che, il giorno della laurea, finiscono l’università.
Andiamo a …
Un caratteristico borgo delle MARCHE che stiamo visitando è GROTTAMMARE …
Il borgo di Grottammare si trova lungo le coste delle Marche in provincia di Ascoli Piceno. Il centro storico si trova all’interno, ai piedi delle colline e solo in un secondo tempo il centro abitato si sposta verso il mare. Si hanno notizie certe di Grottammare nel XIII secolo ed infatti esiste un documento del 1214 col quale l’Abbazia di Farfa, da tempo proprietaria di quel territorio, concede il borgo alla città di Fermo. Questa città e Ascoli fanno lunghe lotte per impadronirsi della cittadina, che per difendersi dai nemici nel XVI secolo costruisce le mura di difesa. Nel Settecento comincia l’espansione del centro abitato verso il mare ed oggi il turismo estivo è una delle sue fonti di ricchezza economica. Le numerose chiese del borgo hanno origine medievali e le più interessanti sono la Chiesa di San Martino con affreschi del XIII secolo e la Chiesa di Sant’Agostino in stile rinascimentale del secolo XVI.
Visitiamo …
Lasciatevi affascinare dal Sito del Monte Comunitore, nelle MARCHE …
Il Sito di Interesse Comunitario si trova all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Occupa la parte più settentrionale dei Monti della Laga che culmina nel Monte Comunitore (m 1695). Come gran parte dei siti compresi nei Monti della Laga l’importanza è dovuta da un lato alla notevole estensione delle aree a bosco e dall’altra alla rarità, nelle Marche, di specie sia erbacee che arbustive ed arboree tipiche dei terreni acidi e formati da depositi di arenaria. La vegetazione, alle quote più basse, è rappresentata da boschi di faggio e di castagno con una ricca flora nel sottobosco, tra cui il mirtillo nero; sopra i boschi si estendono pascoli erbosi con una vegetazione ricca di fiori come genziane, campanule e orchidee selvatiche. La fauna è quella tipica dei rilievi appenninici, con la presenza di grandi predatori come il lupo e l’aquila reale.