7 dicembre

Leggiamo …

In “Lettere meridionali” PASQUALE VILLARI affronta l’annoso problema del Meridione d’Italia …

Da “Lettere meridionali”:
Il problema del Mezzogiorno

Il Tocqueville(1) afferma che due cose fanno operare ai popoli grandi imprese: la religione e il patriottismo. La religione si può dire quasi spenta in Italia; dove non è superstizione, è abito tradizionale, non è fede viva. E quanto al patriottismo, che forma esso deve prendere ora, a quale nobile scopo indirizzarsi? L’Italia è unita, è libera, è indipendente; conquiste non ne vogliamo, né possiamo farne; una guerra di difesa è impossibile, perché nessuno ci assale. Che cosa dunque vogliamo? Bisogna rivolgere tutta l’attenzione all’interno, ciò è ben chiaro; ma la vita di una nazione non può restringersi tutta ai soli computi del pareggio(2). Noi potremmo essere uniti, indipendenti, colle finanze in equilibrio, e pure formare una nazione senza significato nel mondo. Occorre che un nuovo spirito ci animi, che un nuovo ideale baleni innanzi a noi. E questo ideale è la giustizia sociale, che dobbiamo compiere prima che ci sia domandata. E’ necessario ridestare in noi quella vita morale, senza cui una nazione non ha scopo, non esiste. Ed è necessario al nostro bene materiale e morale.

Note

  1. Tocqueville, storico francese che aveva scritto opere sulla democrazia e su problemi di organizzazione politica.
  2. Il problema del pareggio del bilancio statale era l’obbiettivo fondamentale dei governi dopo l’unità, ed esso quasi sempre si realizzava con nuove tasse che pesavano sulla popolazione più povera.

Scopriamo la lingua …

PROVERBIO
L’allegria è di ogni male il rimedio universale

MODO DI DIRE
Nuotare nell’oro: Essere assai ricco.

Biografia …

Il 7 DICEMBRE 1917 muore PASQUALE VILLARI, un severo critico della politica italiana del suo tempo …

I problemi che assillano il Sud d’Italia non sono recenti, ma essi si manifestano subito dopo l’Unità e uno dei personaggi che si occupa di essi è Pasquale Villari. Egli nasce a Napoli il 3 ottobre 1826, partecipa ai moti nel 1848 e dopo il fallimento di essi si trasferisce a Firenze e lì si stabilisce definitivamente. Per diverse volte ottiene l’elezione al Parlamento e diventa Ministro della Pubblica Istruzione. Muore il 7 dicembre 1917. La sua opera più importante è “Lettere meridionali”, nelle quali analizza la questione del Sud.  Nella interpretazione di Villari, l’unificazione dell’Italia si è compiuta per merito della classe borghese e su principi astratti, senza cioè considerare le condizioni di vita dei contadini e degli strati più poveri della popolazione. Non basta aver conquistato la libertà, occorre creare più giustizia sociale e risolvere i problemi antichi soprattutto nelle zone d’Italia più disagiate. I problemi del Mezzogiorno sono gravi e finché non saranno risolti il Risorgimento non si può dire concluso. Si batte per queste idee non solo come autore letterario, ma anche come parlamentare.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA