5 dicembre

Leggiamo …

Ecco un acuto intervento di RENATO SERRA in “Esame di coscienza di un letterato” …

Da “Esame di coscienza di un letterato”:
Effetti della guerra (1)

La guerra è un fatto, come tanti altri in questo mondo; è enorme, ma è quello solo; accanto agli altri, che sono stati e che saranno: non vi aggiunge; non vi toglie nulla. Non cambia nulla assolutamente, nel mondo. Neanche la letteratura. Ripetiamo dunque, con tutta la semplicità possibile. La letteratura non cambia. Potrà avere qualche interruzione, qualche pausa, nell’ordine temporale: ma come conquista spirituale, come esigenza e coscienza intima, essa resta al punto a cui l’aveva condotta il lavoro delle ultime generazioni; e, qualunque parte ne sopravviva, di lì soltanto riprenderà, continuerà di lì. È inutile aspettare delle trasformazioni o dei rinnovamenti dalla guerra, che è un’altra cosa: come è inutile sperare che i letterati ritornino cambiati, migliorati, ispirati dalla guerra… La guerra non cambia niente. Non migliora, non redime, non cancella; per sé sola.  Non fa miracoli. Non paga i debiti, non lava i peccati.

Note

  1. Serra muore in guerra, ma stranamente in questo brano egli sostiene che la guerra non cambia nulla. Ma probabilmente non si riferisce agli effetti psicologici drammatici che sconvolgono i soldati, ma ai rapporti sociali, alle relazioni tra stati, alla realtà storica. In ogni caso impressiona il fatto che egli rifletta proprio su quella guerra che lo ucciderà.

Scopriamo la lingua …

PROVERBIO
Tutte le strade portano a Roma

MODO DI DIRE
Ingoiare le lacrime: Trattenersi dal piangere.

Biografia …

Il 5 DICEMBRE 1884 nasce RENATO SERRA, grande scrittore morto al fronte in guerra …

Renato Serra nasce a Cesena il 5 dicembre 1884, partecipa alla guerra e muore al fronte poco più che trentenne, sul Monte Podgora, il 20 luglio 1915. Nella sua breve vita partecipa al dibattito culturale e artistico collaborando alla rivista “La voce” e soprattutto svolgendo attività di critico letterario. Serra si rende conto della crisi che vivono gli intellettuali di quegli anni, però egli rifiuta l’esaltazione nazionalistica e l’euforia per la guerra che tanti manifestano. Sottolinea poi che la letteratura non sa essere più vera creatrice di entusiasmi interiori come aveva per esempio saputo fare Carducci. Nel saggio “Le lettere” porta avanti questa critica, mentre in”Esame di coscienza di un letterato”, pur parlando di sé, presenta  lo stato d’animo degli uomini di cultura di quegli anni, senza, però,  riuscire ad individuare i motivi della crisi.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA