16 novembre
Lo Chef consiglia …
La Pignattaccia è un saporito secondo piatto tipico di Nepi, nel LAZIO …
Ingredienti
- 1 pancia di manzo
- 1 stinco di manzo
- 1 testina di vitella
- 1 coda di vitella
- 1 lingua di vitella
- 3 patate
- 3 pomodori
- 3 carote
- 1 cuore sedano
- 1 cipolla
- 8 chiodi garofano
- 1 bicchiere vino bianco secco
- peperoncino
- sale
Preparazione
Pulire con cura la carne e tagliarla a striscioline.
Metterle in una ciotola con un bicchiere di acqua, vino, chiodi di garofano, sale e lasciare riposare per qualche ora.
In una pentola di terracotta, stendere uno strato di patate tagliate a fette sottile.
Aggiungerci un po’ di carne e creare uno strato con le verdure.
Unire sale, pepe e peperoncino.
Ripetere fino a terminare gli ingredienti, tenendo come ultimo strato le patate.
Versare un filo di olio e cuocere in forno a 200° per circa un’ora e mezza.
A proposito di …
Il vino Est Est Est è l’orgoglio della zona di Viterbo, nel LAZIO …
Secondo la leggenda, nel 1111 il vescovo Defuk, grande amante del vino, durante la strada verso Roma incarica il suo servitore Martino di cercare le locande che producessero il vino migliore.
Se Martino avesse trovato un buon vino, avrebbe dovuto scrivere vicino alla locanda la parola “Est”, che in latino significa “c’è”.
Quando il servitore giunge a Montefiascone e assaggia il vino, rimane talmente stupito dalla sua qualità eccezionale che scrive per tre volte, vicino alla porta della locanda “Est Est Est”. Il vescovo Defuk lo assaggia e si trova d’accordo con il suo servitore, decidendo di vivere in questa città per tutta la vita.
Questo vino è tutt’oggi molto apprezzato per il suo gusto secco e intenso, dall’aroma fruttato che ricorda quasi gli agrumi e l’ananas.
Il suo aspetto è limpido e brillante, con riflessi tendenti al verde.
Va gustato freddo e si abbina perfettamente a piatti di pesce, crostacei e carni bianche, nonché a piatti della cucina laziale come gli spaghetti cacio e pepe.
Andiamo a …
Visitiamo NEPI, città del LAZIO …
Nepi, in provincia di Viterbo, si trova in una zona molto interessante dal punto divista paesaggistico. È un’area di antichi vulcani, apparentemente pianeggiante, ma solcata da profondi valloni scavati dai corsi d’acqua nel suolo friabile. L’erosione ha creato anche lo sperone roccioso su cui sorge il centro storico di Nepi. Gli insediamenti umani nel territorio risalgono all’età della pietra, ma il centro abitato si sviluppa probabilmente in età etrusca e romana. Nel Medioevo è già un centro importante e diventa presto un libero comune, coinvolto spesso nelle lotte tra il papato e l’impero. Nel 1499 diventa proprietà di Lucrezia Borgia che vi risiede per un lungo periodo e poi passa alla famiglia Farnese. In questo periodo il borgo viene fortificato e arricchito di palazzi e chiese ancora oggi splendidi. Tra questi vale la pena di visitare la Rocca dei Borgia con i bastionicostruiti dai Farnese per rinforzare le mura. Alle mura arriva anche il grande acquedotto che porta l’acqua dentro la città, superando il vallone del torrente Falisco. Interessanti sono le numerose torri medievali, spesso inserite in chiese e palazzi costruiti in epoche successive. Sulla piazza principale si affaccia l’elegante Palazzo del Comune costruito da Antonio da Sangallo nel Cinquecento. Splendido è il Duomo dedicato a Santa Maria Assunta, sorto sopra i resti di un antico tempio pagano, il cui aspetto attuale risale a una ricostruzione della prima metà dell’ottocento. Molto importanti sono anche i resti archeologici tra cui troviamo le catacombe di Santa Savinilla, la necropoli dei Tre Ponti e le antichissime ”tagliate”, stretti passaggi scavati nella roccia che permettevano il passaggio da un vallone all’altro.
Visitiamo …
Andiamo insieme al Monumento Naturale Tempio di Giove, nel LAZIO …
Situato sulla cima del Monte Sant’Angelo (227 m), il Sito archeologico comprende edifici di varia natura tra i quali il Piccolo Tempio e il Tempio di Giove, sorto in epoca romana (IV sec. a.C.), insieme alla cinta muraria e all’Acropoli. L’area circostante è caratterizzata dalla macchia mediterranea in cui prevalgono gli arbusti di lentisco, corbezzolo e mirto. Tra i fiori sono presenti ginestre, cisto e rosmarino. Sono pochi, invece, gli animali che vivono nell’area protetta, troppo disturbati dalla presenza umana. Si tratta per lo più di lucertole, uccelli, piccoli roditori e qualche rara volpe.