03 novembre
Scopriamo un’opera d’arte …
A Roma, nel LAZIO non perdetevi la visita alla basilica di S.Giovanni in Laterano, la più antica chiesa dell’Occidente, progettata dal Borromini…
La Basilica di San Giovanni in Laterano è la più antica basilica dell’Occidente. La sua fondazione risale ai primi secoli di affermazione del Cristianesimo a Roma. La chiesa nel corso dei secoli viene ripetutamente saccheggiata, danneggiata e rinnovata e ogni volta arricchita di opere d’arte. Nel XVI secolo, dopo il saccheggio di Roma da parte dei mercenari germanici, cominciano i lavori che porteranno all’aspetto attuale. Nel 1650 i lavori vengono affidati al Borromini che ristruttura le navate secondo il gusto barocco. Allo stesso periodo risale il restauro del grande mosaico dell’abside e la realizzazione delle porte in bronzo. Al Settecento, invece risale la facciata costruita secondo un modello che richiama l’architettura classica. Della basilica medievale, a questo punto, restano il pavimento e il mosaico absidale. Oggi la basilica presenta all’interno l’aspetto voluto dal Borromini: un continuo gioco di spazi aperti e chiusi che creano bellissimi giochi di luce. Lo sguardo del visitatore è guidato verso l’altare da una sequenza di imponenti archi a cui si alternano enormi pilastri. Ciascuno di questi ospita un tabernacolo in marmo verde dentro cui spicca una candida statua. Ai colori freddi delle pareti fa da riscontro la luce dorata che avvolge il soffitto in legno intagliato e l’altare ricoperto da un meraviglioso ciborio gotico. Una curiosità: su un lato della basilica si apre l’antico chiostro che risale al Duecento con colonnine in marmo intarsiato che sorreggono il portico tutte diverse tra loro per forma e decorazioni.
Visitiamo un museo …
Nel Lazio, a MENTANA, visitiamo il Museo Nazionale Garibaldino …
Il 3 novembre 1867 un gruppo di volontari garibaldini combatte nelle campagne intorno a Mentana nel vano tentativo di raggiungere e liberare Roma per farne la capitale del nuovo Regno D’Italia. All’inizio del Novecento l’architetto Giulio de Angelis, appassionato di storia, decide di organizzare un Museo in cui esporre divise, armi, quadri, foto d’epoca e documenti relativi a quell’avvenimento. Il Museo si è arricchito nel tempo, grazie a donazioni, anche di documenti relativi ad altre imprese di Garibaldi. All’interno del Museo c’è anche una biblioteca interamente dedicata al Risorgimento italiano.