04 novembre

Scopriamo un’opera d’arte …

Se vi trovate a SIENA, soffermatevi ad osservare la Pala del Carmine, dipinta da Pietro Lorenzetti nel ‘300…

La Pala del Carmine, oggi conservata nella Pinacoteca nazionale di Siena, è un’opera del Trecento realizzata dal Lorenzetti per il convento dei Carmelitani. Oggi si presenta incompleta perché nel Seicento le diverse parti che la componevano sono state divise e vendute. Due parti sono al Norton Museum di Pasadena e una terza è conservata all’Università di Yale. Il dipinto su tavola in legno con fondo in oro rappresenta la Madonna col Bambino. Sullo sfondo ci sono quattro angeli e a fianco della Madonna due figure di santi. Il fondo in oro rende ancora più solenne e maestosa la figura della Madonna seduta su un trono coperto da un ricco tessuto. Altrettanto preziosi sono il velo di pizzo e il mantello azzurro della Madonna mentre la veste del Bambino è molto semplice. La predella che regge la tavola descrive in modo vivace ambienti di vita quotidiana e paesaggi. Sono immagini ricche di colore e movimento che quasi contrastano con la solennità delle figure sovrastanti. Molto belle le ricostruzioni delle stanze, in particolare quella che rappresenta il Papa che approva la regola dei Carmelitani

Visitiamo un museo …

In Friuli-Venezia Giulia, visitiamo il Museo di CAPORETTO …

A Caporetto il 24 novembre 1917 l’esercito italiano subisce una sconfitta così disastrosa che ancora oggi la parola Caporetto è usata per indicare una sconfitta irrimediabile. Di quella guerra restano sul territorio molte testimonianze: reticolati, trincee, gallerie scavate nella roccia e soprattutto cimiteri di guerra. Il Museo di Caporetto, che oggi è fuori dai confini italiani si propone di documentare la tragica esperienza della guerra combattuta nella valle dell’Isonzo e i cambiamenti avvenuti ai confini degli Stati a guerra finita. Nel Museo sono esposte le bandiere dei corpi d’armata, fotografie di soldati di ogni nazionalità caduti nelle 12 battaglie dell’Isonzo e molte pietre tombali recuperate nei cimiteri di guerra. L’esposizione dei materiali è organizzata in 5 sale. L a sala del Monte Nero contiene un plastico che rappresenta i luoghi delle prime battaglie; la Sala Bianca documenta le sofferenze dei soldati impegnati in alta montagna per lunghi inverni con la neve alta cinque o sei metri; la sala delle retrovie documenta la vita dei paesini che erano costretti a ospitare le strutture di servizio, come gli ospedali o le officine; la sala Nera descrive gli orrori della guerra di posizione in cui ogni metro di terreno veniva conquistato al prezzo di centinaia di vite. L’ultima sala che occupa un intero piano del Museo è dedicata alla Battaglia di Caporetto.

Visitiamo un museo particolare …

In FRIULI –VENEZIA GIULIA, a Monrupino, visitiamo il museo della casa carsica …

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA