09 novembre
Scopriamo un’opera d’arte …
Camminando per le strade di VERONA, alzate gli occhi sul Palazzo Canossa, progettato da Michele Sanmicheli…
La famiglia dei Marchesi di Canossa, una delle più importanti e antiche in Italia, proprietaria di vasti feudi lungo il Po tra Reggio Emilia e Parma, nel Quattrocento si trasferisce a Verona quando Simone da Canossa diventa uno dei condottieri dell’esercito della Repubblica di Venezia. Uno dei suoi discendenti , Ludovico, dopo una prestigiosa carriera come ambasciatore in tutte le corti europee, rientra a Verona e commissiona all’architetto Sanmicheli la costruzione di un nuovo palazzo in città nella zona vicina Castelvecchio. Questi realizza una dimora elegante e raffinata, che recupera elementi dei bei palazzi del Quattrocento e li arricchisce con i nuovi modi di costruire del tardo Cinquecento. Un esempio evidente è la facciata: al piano terra al posto del solito portone allineato alla strada, c’è un ingresso monumentale con tre archi che si aprono su un portico da cui si arriva al cortile interno. Al piano superiore una serie di doppi pilastri incornicia grandi finestre ad arco creando un armonioso gioco di pieni e di vuoti. La facciata si chiude con una balconata ornata di statue aggiunta nel Settecento, ma che bene si lega all’insieme. Due curiosità. Il marcapiano, cioè la fascia in rilievo che segna il passaggio da un piano all’altro dell’edificio, mostra in bassorilievo una sequenza di cagnolini che si rincorrono e che richiamano lo stemma di famiglia. Il grande affresco del Tiepolo, che si trovava sul soffitto del grande salone centrale è andato distrutto il 25 aprile 1945, ultimo giorno di guerra, quando i Tedeschi in fuga decidono di far saltare in aria tutti i ponti di Verona, compreso lo storico ponte di Castelvecchio. Le vibrazioni causate dall’esplosione provocano il distacco dell’affresco che cade a terra in migliaia di frammenti.
Visitiamo un museo …
In Veneto, passeggiamo nel Musei civici di VERONA …
Si può dire che la concezione del museo, ancora oggi dominante in Europa, è nata a Verona con il grande studioso Scipione Maffei che diede inizio a una raccolta sistematica di lapidi con iscrizioni. Oggi Verona ha numerosi musei. I più importanti sono:
- il Museo lapidario maffeiano, inaugurato nel 1738 uno dei più antichi musei lapidari d’Europa che contiene più di 500 epigrafi in lingua latina, etrusca, greca, e di provenienza orientale;
- il Museo archeologico al teatro romano, situato a lato del teatro romano, nella sede quattrocentesca del convento dei Gesuati, che contiene reperti provenienti dal teatro romano, urne etrusche, vasi greci e statue in bronzo;
- il Museo di Castelvecchio uno dei più importanti musei della città di Verona, dedicato soprattutto all’arte italiana ed europea, che presenta interessanti collezioni di sculture romaniche e di pittura gotica e una raccolta di armi e armature medievali e rinascimentali;
- il Museo degli affreschi “G.B. Cavalcaselle”, che si trova all’interno del convento di San Francesco e dove si trovano affreschi che provengono da storici palazzi veronesi datati dal X secolo al XVI secolo;
- il Museo civico di Storia Naturale fra i più prestigiosi d’Italia e d’Europa che offre interessanti sezioni sulla preistoria e le collezioni di fossili provenienti da collezioni private delle famiglie nobili del Seicento e Settecento;
- il Palazzo Miniscalchi-Erizzo un imponente palazzo che sorge nel cuore di Verona, poco distante dal Duomo e dal fiume Adige, che espone in alcune stanze interessanti raccolte di materiale archeologico e di pitture e bronzi rinascimentali;
- il Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri uno spazio espositivo sotterraneo realizzato all’interno di un sito archeologico, che oltre alle mostre temporanee presenta reperti di epoca romana e medievale;
- il Museo africano di Verona un Museo antropologico dedicato ai popoli e alle culture dell’Africa creato, e gestito tuttora dai Missionari Comboniani, che espone materiale proveniente dalle missioni;
- il Museo canonicale recentemente allestito nell’edificio della Biblioteca Capitolare in piazza Duomo, che offre un’esposizione permanente di importanti sculture e dipinti dal XII secolo al XIX secolo;
- il Museo allestito presso la stazione di Porta Vescovo che espone un treno a vapore, locomotive e carrozze in scala, locomotori, carrelli, vecchie divise e altri materiali riguardanti l’attività ferroviaria.