29 novembre

Scopriamo un’opera d’arte …

Il 29 NOVEMBRE 1501 muore Francesco Di Giorgio Martini, architetto del Palazzo Ducale di Urbino …

Federico da Montefeltro è uno dei più colti e raffinati signori italiani, grande protettore di artisti e letterati, fa di Urbino una corte elegante e uno dei centri culturali più importanti del Rinascimento. Simbolo dello splendore della città tra il Quattrocento e il Cinquecento è il grande Palazzo Ducale.  I Montefeltro avevano già un bel palazzo su uno dei colli della città, affiancato da un antico castello sull’orla di un dirupo. Per prima cosa Federico chiede di costruire un edificio che colleghi il palazzo e il castello, poi decide che la sua residenza non è adeguata al suo potere, perciò chiede al Laurana, celebre architetto di costruirgli un palazzo capace di “superare tutte le residenze principesche d’Italia”. Non vuole, però, distruggere gli edifici già esistenti. L’architetto parte dal cortile centrale che ingrandisce e circonda con portici a colonne. Intorno a questo costruisce i nuovi spazi in direzione della città, così che la facciata si trovi sulla piazza a fianco del Duomo. La scarpata dell’antico castello vien ricoperta con la “facciata dei Torricini”, una parete alta e stretta tra due torri, resa meno rustica dalla presenza di eleganti logge.  Dopo il Laurana tocca a Giorgio Martini completare i lavori. Egli costruisce alcune parti dell’edificio, cura gli arredi degli appartamenti, progetta un complesso impianto idrico che fornisce acqua alle stanze a ai giardini pensili. Infine crea una rampa a elica che permette ai carri dei fornitori di raggiungere dalla piazza del mercato le stanze di servizio. L’interno delle stanze ha camini monumentali, pareti ricoperte da cuoio dorato o da arazzi preziosi. Dipinti e sculture arricchiscono tutti gli ambienti. Gran parte degli arredi andrà perso nei secoli successivi. Resterà straordinariamente intatto solo lo “studiolo”, lo studio privato di Federico, interamente rivestito di pannelli di legno intarsiato. I disegni simulano armadi con gli sportelli semiaperti che lasciano vedere oggetti, libri e strumenti musicali dando l’impressione di uno spazio che in realtà non esiste.

Visitiamo un museo …

Nel Lazio merita una visita lo storico Museo Archeologico di ORTE …

Il Museo Civico Archeologico, allestito nell’antica chiesa di Sant’Antonio, custodisce ed espone reperti rinvenuti negli scavi eseguiti a Orte e nell’ambito del territorio comunale. È articolato in tre sezioni: Etrusca (dalla fine del VI agli inizi del III sec a.C.), Romana (dalla media Repubblica al Tardo Impero) e Alto Medioevo (dal VI all’XI secolo). La sezione etrusca ospita corredi funerari provenienti dalla necropoli di San Bernardino. Al periodo romano risalgono interessanti esempi di cippi scolpiti e numerose ceramiche. I reperti altomedievali documentano lo sviluppo della città e la formazione di una comunità cristiana.

Visitiamo un museo particolare …

A Roma, nel LAZIO, esploriamo il museo nazionale delle paste alimentari …

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA