12 novembre
Leggiamo …
Si può apprezzare la descrizione di “La parabola dell’inetto” tratta da romanzo “Rubè” di ANTONIO BORGESE …
In questo brano viene presentata l’angoscia del protagonista combattuto tra aspirazione all’eroismo e l’incubo della vigliaccheria. In effetti tutto il romanzo segue il lento declino di Rubè costretto a constatare i suoi limiti registrati dai suoi continui fallimenti.
Da Rubè
La parabola dell’inetto
La sera innanzi, al fragore sordo delle esplosioni, egli s’era sentito accelerare un poco il polso, forse né più né meno di com’era accaduto a tanti altri. Ma poi, incamminandosi in silenzio verso l’albergo, quella lieve emozione gli si fuse col ricordo dello sgomento visionario che aveva provato la sera del 31 luglio alla Rustica e di quell’altro, più torbido, che l’aveva sopraffatto la notte del passaggio dei furgoni; e, via via che l’esplorava, l’emozione gli s’ingrandiva a dismisura. Sulle prime disse a se stesso che era la pietà della patria in guerra, del sangue che stava per scorrere; e poté assopirsi. Ma verso la metà della notte si destò tutt’a un tratto, con una convinzione feroce di avere avuto paura. Soffocato da una disperazione di vergogna, temette di urlare; si alzò; si rivestì; misurò centinaia di volte lo spazio angusto della camera, con l’animo di un prigioniero condannato a morte. Davvero gli pareva che se i suoi superiori avessero potuto leggergli in cuore lo avrebbero fatto fucilare alla schiena. Sperò che il sole del mattino gli dissipasse l’incubo, ed ecco invece, nel sole del mattino, il maggiore Berti che gli diceva: “da far trrremare!”. Dunque era vero. Dunque egli aveva tremato, per pochi colpi lontani e innocui, dispersi tra il cielo e l’acque indifferenti. Lui, Filippo Rubè, coi suoi discorsi interventisti, con la sua partenza da eroe di prima classe, con la scimitarra al fianco. Un miserabile!
Biografia …
Il 12 NOVEMBRE 1882 nasce ANTONIO BORGESE, scrittore ma soprattutto acuto critico letterario …
Giuseppe Antonio Borgese è una delle figure più rappresentative della cultura dell’inizio del Novecento, perché si distingue nel campo della critica letteraria, della teoria dell’arte e nella produzione di opere di narrativa. Nasce il 12 novembre 1882 a Polizzi Generosa (Palermo) e si trasferisce a Firenze dove collabora a varie riviste e quotidiani. Nel 1931 si reca negli Stati Uniti e lì rimane fino alla fine della guerra. Muore il 4 dicembre 1952. Borgese è un acuto critico letterario e segue la lezione di De Sanctis circa il valore della poesia, legata al momento storico e all’impegno sociale dell’autore. Compone poesie, opere teatrali e novelle, ma nel campo della narrativa deve la sua fama al romanzo Rubè (1921). In questa opera Borgese traccia la parabola discendente del protagonista, che da giovane ambizioso cerca, senza riuscirci, di fare fortuna e conquistare una posizione sociale rispettabile seguendo la carriera militare. Con questo personaggio Borgese crea la figura dell’“inetto” molto trattata in quegli anni, quasi a testimoniare il crollo di tanti desideri irrealizzabili di quel momento storico.
Scopriamo la lingua …
PROVERBIO
Quando c’è la salute c’è tutto: La salute conta più di ogni altra cosa al mondo.
MODO DI DIRE
Rompere lo scilinguagnolo: Decidersi a parlare.