30 novembre
Nel mondo dello spettacolo e dello sport …
Il 30 NOVEMBRE 1954 la RAI manda in onda un episodio dello sceneggiato “Il dottor Antonio” …
Il 30 novembre 1954 alla televisione italiana si trasmette una puntata dello sceneggiato Il dottor Antonio, tratto dall’omonimo romanzo di Giovanni Ruffini, per la regia di Alberto Casella e con interpreti Edmonda Aldini, Emma Danieli, Alighiero Noschese e Corrado Pani. Questo è il primo sceneggiato televisivo proposto dalla RAI, dato che in Italia le trasmissioni sono iniziate solo alcuni mesi prima. La vicenda è ambientata nell’Italia dell’Ottocento. Il nobile inglese Sir John Davenne e sua figlia Lucy sono in viaggio verso Nizza, ma vicino a Bordighera la carrozza ha un incidente e la ragazza si rompe una gamba. Viene soccorsa dal dottor Antonio, un esule patriota siciliano, che la trasporta all’Osteria del mattone, dove la ragazza resta per qualche tempo affidata alle sue cure. Tra il dottore e Lucy nasce un amore che non può avere seguito per la disparità di condizione sociale. Dopo la guarigione Lucy ritorna in Inghilterra e sposa un nobile scelto dalla famiglia. Rimasta vedova, ritorna a Bordighera in cerca del dottore e segue le sue tracce fino a Napoli tra mille difficoltà perche la città è in rivolta. Anche Antonio partecipa alla rivoluzione e, quando essa fallisce, viene condannato e imprigionato a Ischia. Lucy, indebolita dalle fatiche del viaggio e sconvolta dal dolore per non aver potuto salvare l’uomo amato muore.
Il 30 NOVEMBRE 1904 si rappresenta la prima dell’opera lirica “Resurrezione” di Franco Alfano …
Il 30 novembre 1904, al Teatro Vittorio Emanuele di Torino, si rappresenta la prima dell’opera lirica Resurrezione di Franco Alfano, su libretto di Cesare Hanau, tratto dal romanzo di Leo Tolstoy. L’opera ha un grande successo tanto da essere rappresentata diverse centinaia di volte nel corso degli anni. La vicenda segue una tematica molto diffusa nella letteratura russa, quella della colpa e della necessità del riscatto attraverso il dolore e l’espiazione. Il protagonista Dmitri arriva in casa della zia prima di partire per la guerra e lì incontra Katiusha di cui era da tempo innamorato. Nella notte i due si abbandonano all’amore. Il giorno dopo Dmitri parte per la guerra. Katiusha, che aspetta un figlio di Dmitri è stata cacciata da casa, va alla ricerca di lui. Lo aspetta nella stazione di un paesino, ma quando lo vede arrivare in compagnia di una prostituta, addolorata si nasconde si nasconde. In seguito lei perde il bambino e si trova in prigione accusata di un omicidio che non ha commesso. Dmitri la ritrova e le propone di sposarla, ma lei rifiuta. Andrà in Siberia a scontare la pena. Dmitri la segue e le ripropone di sposarla, ma lei ancora rifiuta perché dice che solo con la rinuncia ci si può riscattare dal male commesso.
Il 30 NOVEMBRE 2008 muore l’apprezzato direttore d’orchestra Giulio Bertola …
Giulio Bertola nasce a Murano, vicino a Venezia, il 30 aprile 1921. Si diploma al Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia e subito nel 1946 entra nel mondo della musica sia come direttore d’orchestra sia come direttore del coro. In quell’anno diventa direttore del coro della Fenice di Venezia e vi rimane fino al 1953. Quindi diventa direttore del coro dell’Arena di Verona dove rimane fino al 1973. In questi anni dà un grande contributo al successo di rappresentazioni famose come Carmen di Bizet nel 1965, Aida di Verdi nel 1968, Ernani di Verdi nel 1972. Durante questi anni la sua attività prosegue durante l’inverno in altri teatri come il Massimo di Palermo e il teatro di Bergamo. Collabora anche con la sede RAI di Milano, con il Teatro alla Scala e insegna al Conservatorio di Milano. Bertola muore a Milano il 30 novembre 2008.