29 settembre
Nel mondo dello spettacolo e dello sport …
Il 29 SETTEMBRE nasce Felice Gimondi uno dei più famosi ciclisti italiani …
Felice Gimondi nasce il 29 settembre del 1942. Figlio di un postino che vive e lavora in bicicletta: è da lui che impara a pedalare. È stato un grande ciclista su strada. Ha infiammato, insieme al rivale Eddy Merckx (nella foto), i tour e i giri di tutta Europa dal 1965 al 1979, anno di chiusura della sua carriera. Ha vinto tutti i tre grandi tornei d’Europa: Tour de France, Giro d’Italia e Vuelta spagnola. Ha vinto anche le storiche corse Parigi-Roubaix, Milano-Sanremo, Giro di Lombardia, e ha ottenuto tre medaglie mondiali.
Ciclista “tattico” riusciva sempre a partecipare alle gare nel modo giusto, scegliendo il momento opportuno per superare gli avversari. Fu soprannominato: Felix de Mondi e Nuvola Rossa. Felice Gimondi ha vinto ben 141 corse.
La canzone 29 SETTEMBRE viene pubblicata nel 1967 dall’Equipe 84 …
La canzone “29 settembre” esce per la prima volta nel 1967 cantata dall’Equipe 84, un complesso musicale italiano molto amato dai giovani dell’epoca.
Le parole sono del grande paroliere Mogol e la musica del famoso cantante Lucio Battisti, che la modificò due anni dopo inserendola nel suo primo album, chiamato “Lucio Battisti” (1969).
Le due versioni hanno lo stesso testo, ma differiscono musicalmente. Quella dell’Equipe 84 è una musica rock e presenta un elemento innovativo: un vero speaker radiofonico inizia la canzone dicendo «Giornale radio. Ieri, 29 settembre…», per poi inserirsi nuovamente nel testo, annunciando l’arrivo del giorno successivo «…oggi, 30 settembre…». I versi della canzone continuano con «mi son svegliato e / e sto pensando a te», per richiamare un ritorno alla realtà.
29 settembre
Seduto in quel caffè
io non pensavo a te.
Guardavo il mondo che
girava intorno a me.
Poi d’improvviso lei sorrise
e ancora prima di capire,
mi trovai sottobraccio a lei,
stretto come se non ci fosse che lei.
Vedevo solo lei
e non pensavo a te…
E tutta la città
correva incontro a noi…
Il buio ci trovò vicini.
Un ristorante e poi di corsa
a ballar sottobraccio a lei,
stretto verso casa
abbracciato a lei,
quasi come se non ci fosse che …
quasi come se non ci fosse che lei.
Mi son svegliato e
Io sto pensando a te…
Ricordo solo che,
che ieri… non eri con me.
Il sole ha cancellato tutto …
Di colpo volo giù dal letto
e corro là al telefono
e parlo, rido e tu, tu non sai perché …