31 ottobre

Leggiamo …

Da Pianissimo di CAMILLO SBARBARO la poesia “Talor mentre cammino solo al sole” …

Il poeta in questa poesia vive una piccola esperienza sospesa tra illusione e delusione: ha l’impressione di vivere in un mondo fraterno, ma si accorge che tutto è illusione, abbaglio. Vive come un cieco che sente scorrere la vita come qualcosa di inutile e senza senso.

Da Pianissimo
Talor, mentre cammino solo al sole

Talor, mentre cammino solo al sole
e guardo coi miei occhi chiari il mondo
ove tutto m’appar come fraterno,
l’aria la luce il fil d’erba l’insetto,
un improvviso gelo il cuor mi coglie.
Un cieco mi par d’essere, seduto
sopra la sponda d’un immenso fiume.
Scorrono sotto l’acque vorticose.
Ma non le vede lui: il poco sole
ei si prende beato. E se gli giunge
talora mormorio d’acque, lo crede
ronzio d’orecchi illusi.
Perché a me par, vivendo questa mia
povera vita, un’altra rasentarne
come nel sonno, e che quel sonno sia
la mia vita presente.
Come uno smarrimento allor mi coglie,
uno sgomento pueril.
Mi seggo tutto solo sul ciglio della strada,
guardo il misero mio angusto mondo
e carezzo con man che trema l’erba.

Biografia …

Il 31 OTTOBRE 1967 muore CAMILLO SBARBARO apprezzato poeta del nostro tempo …

Camillo Sbarbaro nasce a Santa Margerita Ligure il 12 gennaio 1888. Dopo gli studi liceali nel 1910 trova impiego presso un’industria siderurgica e nel 1911 pubblica la sua prima raccolta di poesie, Resine. Trasferitosi a Genova, nel 1914 pubblica il suo capolavoro, la raccolta Pianissimo, che contiene le sue composizioni migliori. Recatosi a Firenze entra in contatto con i letterati che sono attivi nella rivista “La Voce”. Partecipa alla Prima Guerra Mondiale e nel dopoguerra alterna collaborazione ad importanti riviste con l’insegnamento. Scrive la raccolta Trucioli (1920) che viene apprezzata da Eugenio Montale e poi compie numerosi viaggi. Continua la sua produzione fino alla morte avvenuta a Savona il 31 ottobre1967. Sbarbaro manifesta un profondo pessimismo che nasce dalla constatazione della crisi dei valori morali, che genera nell’uomo alienazione e incomunicabilità. La città è simbolo di questa decadenza: essa appare cinica ed indifferente e genera solitudine ed estraneità tra gli individui. Solo la poesia offre una speranza di riscatto, ma il compito del poeta è quello di accettare con forza e coraggio il proprio destino di desolazione e di sofferenza.

Scopriamo la lingua …

PROVERBIO
A chi batte forte, si aprono le porte
: Bisogna insistere per trovare ascolto.

MODO DI DIRE
Prendere per il bavero: Prendere in giro qualcuno.
Ma in realtà gli uccelli mangiano molto e spessissimo. Il colibrì, ad esempio, mangia 18 volte il suo peso!

NEOLOGISMO
abito-scultura: abito particolarmente ricco tale da essere paragonato a una scultura.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA