10 giugno
Lo Chef consiglia …
Assaggiate le linguine con fiori di zucca, zucchine e guanciale dell’UMBRIA …
Ingredienti
- 160 g di linguine
- 20 fiori di zucca
- 1 zucchina
- pancetta affumicata
- 60 g pecorino romano
- mezzo bicchiere di latte
- cipolla
- sale
- pepe
- mezzo bicchiere di vino rosso
- olio
Preparazione
Per prima cosa mettere una pentola sul fuoco per far bollire l’acqua e cuocere poi la pasta.
Nel frattempo, tagliare a cubetti medio piccoli, la zucchina e metterla da parte.
In una pentolino, far soffriggere con un filo di olio, la cipolla tritata e quando sarà diventata morbida e dorata, inserire la zucchina a cubetti, aggiungendo sale e pepe quanto basta e il vino rosso.
Coprire con un coperchio e lasciarle ammorbidire per circa 15 minuti a fiamma bassa.
Inserire il tutto nel frullatore, aggiungendo il pecorino romano, un filo di olio e il latte.
Frullare per qualche minuto, fino a che non si sarà formata una salsa densa e cremosa.
Nello stesso pentolino in cui si sarà cotta la zucchina, inserire la pancetta e farla soffriggere senza aggiungervi altro olio.
Una volta diventata croccante, toglierla e metterla da parte. Sempre nello stesso pentolino, inserire ora i fiori di zucca che puliti e tagliati a striscioline.
Farli appassire per 5 minuti circa.
Buttare la pasta nell’acqua bollente e cuocerla al dente.
Una volta cotta, condirla con la salsa di zucchina, aggiungendo la pancetta e i fiori di zucca e cospargere con un po’ di pepe macinato e servire caldo.
A proposito di …
Il peperoncino insaporisce i piatti dell’UMBRIA …
Il vino Sagrantino di Montefalco viene prodotto esclusivamente nella provincia di Perugia.
Ha origini molto antiche: si pensa che cominciò a essere prodotto nel Trecento da dei monaci che lo bevevano durante i riti religiosi ma la data ufficiale risale al 1540, quando in un documento ufficiale si inaugura la vendemmia.
Si tratta di un vino dal colore rosso rubino, dai riflessi viola; il suo caratteristico odore, ricorda le more di bosco, l’amarena ma soprattutto l’anice stellato.
Andiamo a …
Un caratteristico borgo dell’UMBRIA che stiamo visitando è Corciano …
Corciano è un comune della Provincia di Perugia, situato su una collina a 400 metri di altezza. L’economia della città si fonda sull’agricoltura, ma soprattutto sull’artigianato nel settore della lavorazione del legno per la produzione di mobili, di oggetti vari e anche di giocattoli. Corciano mostra reperti che indicano antichi insediamenti di epoca preromana e romana, ma si hanno documenti certi che parlano della città dopo l’anno Mille. Nel 1136 il Papa Innocenzo II conferma il possesso di Corciano al Vescovo di Perugia e nel 1258 si ha un documento che cita il castello di Corciano. La città rimane sempre legata a Perugia e nel 1416 essa deve respingere l’assedio del capitano di ventura Braccio da Montone. Nel secolo XIV Corciano, come tutta l’Umbria, passa allo Stato Pontificio e ne segue il destino fino all’Ottocento. I monumenti di maggior valore della città sono la Chiesa di Sant’Agostino, Palazzo della Corgna e il Castello di Pieve del Vescovo.
Visitiamo …
È notevole il sito Marcite di Norcia, nella regione UMBRIA …
Le Marcite sono prati palustri formati da erbe caratteristiche dei suoli umidi e ricoperti da un velo d’acqua in ogni stagione. È una tecnica agricola introdotta dai monaci benedettini nel Medio Evo a imitazione delle Marcite lombarde. L’acqua proviene da sorgenti che affiorano (resorgive) e mantiene una temperatura sopra lo 0° anche in inverno, così che i prati a marcita si mantengono vitali a sono pronti per il taglio molto prima di quelli asciutti. L’aspetto caratteristico delle Marcite è il verde splendente e vivo dell’erba in tutte le stagioni.
Il contrasto tra l’ambiente circostante è particolarmente evidente nel pieno dell’estate e in inverno, quando tutta la vegetazione circostante è sofferente.
Le acque circolano tra i prati attraverso numerosi piccoli canali e poi vanno poi a formare il fiume Sordo.
Le Marcite di Norcia, del tutto simili a quelle della pianura lombardasono l’unico esempio di questo tipo di agricoltura dell’Italia peninsulare. Oltre alla gran varietà di erbe che compongono i prati, sui bordi dei canali crescono pioppi, canne palustri e salici. Tra i fiori ci sono ranuncoli, dente di leone e farfaraccio. Nell’acqua dei canali abbondano il crescione e il ranuncolo d’acqua. Nella zona protetta ci sonorondini, anatre e cornacchie. Sugli alberi vive il picchio verde.